La Nuova Sardegna

Sassari

Un’estate tutta al galoppo per l’ippodromo Meloni

di Barbara Mastino
Un’estate tutta al galoppo per l’ippodromo Meloni

A Chilivani il bilancio è positivo con numeri di partecipanti e giocate in crescita È la terza struttura per pubblico dopo lo stadio del Cagliari e il Palaserradimigni

13 ottobre 2019
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OZIERI. Bilancio positivo per la stagione estiva nell’ippodromo Don Deodato Meloni di Chilivani, che ha avuto il suo clou nella prima giornata, l’Evento Internazionale Regione Sardegna, e nella riunione del 14 settembre che ha visto svolgersi la corsa del trofeo Sheik Mansoor. Sono stati i punti più alti di una stagione che ha registrato numeri in aumento: i partenti, una media di 11 per ciascuna corsa, e il volume dei movimenti al totalizzatore, una media di 3000 euro in più giocati per ogni corsa, con un movimento complessivo di circa un milione e mezzo di euro. Cifre importanti che indicano come il settore sia in netta ripresa, ma che sono anche la misura di un “appeal” sempre crescente per l’ippodromo anche da parte dei non addetti ai lavori: «si pensi solo - dice l’amministratore della partecipata comunale Ippodromo Nicola Fois - che la struttura sportiva di Chilivani è la terza in Sardegna per il numero di presenze di pubblico dopo la Sardegna Arena, stadio del Cagliari calcio, e il Palaserradimigni, tempio della Dinamo Sassari». Numeri in crescita e che sono destinati a salire, prima di tutto perché per il prossimo anno è già confermata la terza edizione del trofeo Sheik Mansoor, annunciata in diretta tv internazionale lo scorso 14 settembre dal direttore esecutivo del festival Lara Sawaya, e l’auspicio è che la Regione confermi anche per il 2020 il finanziamento che ha reso possibile la realizzazione (insieme con gli ippodromi di Sassari e Villacidro) dell’Evento Internazionale che oltre alle corse ha visto concerti ed esposizioni di prodotti tipici. Esposizioni che sono presenti in numero sempre maggiore nei sabati e nelle domeniche di corse, accrescendo i numeri di un indotto che comprende, oltre ai trenta addetti che lavorano nelle giornate di corse alle dirette dipendenze dell’ippodromo («studenti, disoccupati e precari», ci tiene a sottolineare Fois), tutti coloro che operano nei punti ristoro e nelle scuderie, alle dipendenze delle stesse. Un gran movimento di persone, e denaro, quindi, che potrebbe crescere ancora di più. Soprattutto dopo che, grazie ai fondi del Psl, potranno essere attuati quegli interventi strutturali già messi a progetto per un valore di un milione di euro «con i quali intendiamo rendere la struttura più accogliente e funzionale - dice l’amministratore - anche in vista del grande appuntamento del 2021 nel quale celebreremo il centenario dell’ippodromo». Un altro fiore all’occhiello, infine, è stato il corso per giovani fantini organizzato quest’anno grazie alla collaborazione nata con Afasec e la scuola ippica di Chantilly che ha coinvolto a Chilivani 23 ragazzi tra i 14 e il 16 anni, 11 dei quali - i migliori del corso - in questo periodo si trovano in Francia per il perfezionamento che porterà al conseguimento della patente di allievo fantino.

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