La Nuova Sardegna

Sassari

«Metro, l’Arst in consiglio per indicarci la strada»

di Giovanni Bua
«Metro, l’Arst in consiglio per indicarci la strada»

Il sindaco Gian Vittorio Campus conferma la seduta aperta sui lavori di 2° e 3° lotto Bocciata in aula la mozione del centrosinistra che chiedeva impegni condivisi

23 ottobre 2019
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SASSARI. Più che un dibattito è stato un monologo del primo cittadino, concluso con la bocciatura della mozione, presentata da Lello Panu (Italia in Comune), che chiedeva un’istruttoria pubblica in cui l’amministrazione rendesse chiare le sue scelte sulla Metrotranvia e la impegnava a portare a termine con la massima sollecitudine il progetto. Con il sindaco che, dopo aver attaccato Panu per un suo post su facebook (ha pubblicato nomi e foto dei consiglieri comunali di maggioranza dicendo che devono rendere conto del loro eventuale voto contrario ai dehors), ha respinto al mittente il testo da lui presentato in quanto non giudicato meritorio di discussione e approfondimento.

Così si è concluso qualsiasi tentativo di mediazione per produrre un testo condiviso che impegnasse l’aula sul sentito tema del II e III lotto dei lavori della metro di superficie.

Impegni che sono arrivati solo dalle parole del sindaco Campus, che nel suo intervento ha ribadito ciò che era già noto, e cioè che i tecnici Arst sono stati convocati in consiglio comunale per esporre, il prima possibile, pregi e difetti di tutti i progetti in campo. Che l’amministrazione non sposa nessuna scelta in particolare e, pur non essendo entusiasta del ponte sulla 131, si limita a porre come condizione irrinunciabile che la metrotranvia raggiunga Li Punti e colleghi anche nel miglior modo possibile Sant’Orsola. Che anche il comitato metrotranvia (che per oggi alle 18 ha convocato un’assemblea aperta nel salone della chiesa di Sant’Orsola) è invitato all’assise, pur definendo scontata la costruzione del primo cavalcaferrovia (e quindi la bocciatura del loro progetto di elettrificazione della linea ferroviaria da usare in maniera promiscua con Sirio). Che l’istruttoria pubblica non è mai stata un’opzione presa in considerazione. E che, prima di pensare a raggiungere Sorso, Alghero e Porto Torres, bisogna portare a casa il collegamento con i quartieri cittadini che attende da 10 anni, e per il quale sono disponibili 36 milioni da spendere assolutamente.

Poi giusto lo spazio per la disponibilità espressa per il Pd da Giuseppe Masala a collaborare per trovare la migliore soluzione in campo, l’atteso endorsement per il sindaco e il suo lavoro dei 5 stelle (senza alcun cenno al precedentemente sostenuto e ora archiviato progetto tram-treno) un tentativo di mediazione messo in campo da Mariolino Andria (che chiedeva di emendare la mozione, ma fuori tempo massimo), e la conta nominale dei voti. Tutti contrari, a parte i sei favorevoli del centrosinistra e l’astensione di Andria. Con la speranza di trovare una posizione unanime su Sirio che finisce, per l’ennesima volta, fuori dai binari.

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