La Nuova Sardegna

Sassari

Cavalli, trasporto abusivo sanzioni per 38mila euro

di Gianni Bazzoni
Cavalli, trasporto abusivo sanzioni per 38mila euro

Gli agenti hanno fermato due mezzi con quattro equini diretti al porto di Olbia Gli animali di allevamenti del Sassarese e Nuorese erano destinati a una fiera

19 novembre 2019
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SASSARI. Le circolari ministeriali hanno chiarito lo scenario e dettato le regole per uscire dalla giungla in cui è finito il settore del trasporto dei cavalli, ma non hanno risolto il problema dell’abusivismo che resta preoccupante. Per questo sono stati disposti controlli straordinari sulla movimentazione dei cavalli per finalità ludiche e sportive e nel fine settimana nel territorio del Sassarese la polizia stradale ha elevato sanzioni per 38mila euro. Gli agenti hanno controllato in particolare due mezzi adibiti al trasporto di equidi (quattro i cavalli coinvolti) di proprietà di una nota scuderia della provincia di Roma e hanno accertato la completa irregolarità del trasporto dei cavalli - provenienti da allevamenti del Nuorese e del Sassarese - diretti allo scalo marittimo di Olbia e in partenza per una fiera.

Diverse le violazioni del Codice della strada e della legislazione sull’autotrasporto, compresi anche gli aspetti relativi al benessere degli animali. Complessivamente gli agenti hanno contestato una ventina di violazioni gravi che sommate hanno fatto lievitare il conto da pagare fino a 38mila euro. Una situazione che coinvolge gli autotrasportatori, i proprietari dei cavalli e le società intestatarie dei mezzi. La provincia di Sassari e la Sardegna non si differenziano da altre realtà italiane, dove nel settore del trasporto dei cavalli è presente un alto tasso di abusivismo. Una condizione denunciata più volte e che - negli ultimi anni - ha spinto il legislatore a cercare di porre riparo con l’emanazione di una serie di circolari che sebbene hanno chiarito la disciplina non hanno fatto cambiare automaticamente vecchi modi di fare. Perchè per il trasporto dei cavalli continua ad esistere una sorta di “fai da te”, dove ognuno si arrangia come meglio crede, fino a determinare conseguenze gravi che hanno portato anche alla chiusura di aziende regolari, autorizzate e specializzate nel trasporto di equidi.

In particolare, il trasporto per conto terzi deve essere necessariamente effettuato dai titolari di specifiche autorizzazioni e con una adeguata preparazione professionale, nel rispetto della normativa sull’autotrasporto e della disciplina sul benessere animale.

Nel 2018 - su richiesta degli organismi di categoria - il ministero dell’Interno d’intesa con quello della Infrastrutture e dei Trasporti, ha emanato due distinte circolari per cercare di arginare il dilagare dell’abusivismo. E anche dopo alcuni fatti gravi che avevano fatto emergere il trasferimento di animali in condizioni di sofferenza e in assenza del rispetto delle norme sanitarie e del benessere animale. Da quel momento sono scattati i controlli che in Sardegna non avevano ancora fatto registrare casi particolarmente gravi, fino all’episodio dell’altra sera, quando gli operatori della polizia stradale di Sassari, nel controllare due furgoni di proprietà di una scuderia romana hanno accertato la totale irregolarità del trasporto di quattro cavalli (provenienti da allevamenti del Nuorese e del Sassarese). Nello specifico, sono state rilevate infrazioni importanti per quanto concerne la mancanza di autorizzazioni per trasporto di animali nei lunghi viaggi, l’assenza di certificazione di “guardiano” per uno dei conducenti (tra l’altro non dipendente della scuderia) nonchè omissioni sui documenti di trasporto degli equidi e la violazione delle disposizioni del decreto legislativo 151/2007 (riferito al benessere degli animali durante il trasporto). Da qui le sanzioni per 38mila euro contestate in concorso a tutte le figure interessate. La Polstrada riproporrà periodicamente servizi analoghi per contrastare il fenomeno.

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