La Nuova Sardegna

Sassari

Predda Niedda, nessuno si “allaccia” ad Abbanoa

Predda Niedda, nessuno si “allaccia” ad Abbanoa

L’Ente scrive al Comune: «Su 661 utenze 545 non hanno risposto, dateci una mano a convincerli»

20 novembre 2019
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SASSARI. Avevano tutti brindato per lo storico passaggio di consegne della rete idrica di Predda Niedda dalla Zir ad Abbanoa. Un complicatissimo trasferimento delle infrastrutture idriche e fognarie, accompagnato dall’azzeramento da parte della Regione del debito monstre di 22 milioni di euro accumulato dal consorzio (in liquidazione dal 2008) con il gestore del servizio idrico integrato, che prometteva l’atteso rilancio della zona industrio-commerciale cittadina, che finalmente non avrebbe più “perso acqua”.

Le cose però non stanno andando per il meglio. Tanto che il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, e l’amministratore unico, Abramo Garau, hanno preso carta e penna e hanno scritto al sindaco Gian Vittorio Campus e all’assessore ai Lavori pubblici. Il problema è quello della contrattualizzazione delle nuove utenze, che con il passaggio di proprietà è indispensabile per attivare il pagamento delle bollette.

Abbanoa, prima di bussare al portone di Palazzo Ducale, le ha davvero provate tutte: a luglio la pubblicazione sul sito di tutta la procedura necessaria per la contrattualizzazione, poi l’invio di una Pec all’indirizzo degli utilizzatori comunicato dal Consorzio per sollecitare e, casomai qualcuno non “aprisse” la Pec, l’invio anche con email ordinaria. Il primo agosto, data ufficiale di avvio della gestione Abbanoa, si procede poi con l’acquisizione di tutte le letture con foto certificata (per la messa a ruolo retroattiva), e il 5 settembre l’ultimo tentativo con il contatto telefonico a tutti gli utilizzatori per sollecitare bonariamente l’invio dei contratti. Risultato: ad oggi risultano “staccate” 545 utenze su 661 censite. «Abbanoa ritiene utile informare i vertici della amministrazione comunale di Sassari sugli sviluppi del progetto di contrattualizzazione in corso – spiegano Murtas e Garau – in un’ottica di collaborazione e di condivisione delle informazioni, nella speranza che anche attraverso i vostri canali di comunicazione istituzionale si possa persuadere i clienti della zona industriale a mettersi al più presto in regola». A questo si aggiungerà un messaggio di sollecito nella nicchia di ciascun contatore, ricordando la necessità di regolarizzare la posizione in tempi rapidi. Tempi che tanto rapidi in realtà non sembrano essere, con un nuovo maxi buco nei conti dell’acqua di Predda Niedda che riprende inesorabile ad allargarsi. (g.bua)

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