La Nuova Sardegna

Sassari

Morto nella comunità alloggio, 3 rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Codrongianos, un 75enne era caduto da una scala. Imputate la presidente della coop e due operatrici

13 dicembre 2019
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SASSARI. Dovranno affrontare un processo le tre imputate di omicidio colposo in seguito alla morte – avvenuta due anni fa – di un 75enne nella comunità alloggio “Satta Lai” di Codrongianos. Lo ha stabilito il gup Gian Cosimo Mura al termine dell’udienza preliminare.

Il prossimo 20 marzo dovranno presentarsi davanti al giudice monocratico Valentina Nuvoli per l’inizio del dibattimento la presidente della cooperativa “Serenissima” che gestisce la comunità alloggio “Satta-Lai” Maria Maddalena Demontis, di 47 anni, e le operatrici socio-sanitarie Irene Loi, 52 anni, e Maria Lina Piga di 46, difese dagli avvocati Carlo Pinna Parpaglia e Luigi Esposito.

La tragedia era accaduta la notte tra il 13 e 14 ottobre del 2017. L’anziano, affetto dal morbo di Parkinson, aveva visto una scala appoggiata a un muro all’interno della comunità, ci era salito sopra e poi era saltato giù da quattro metri. L’impatto era stato devastante, ma l’uomo era sopravvissuto ed era morto dopo 100 giorni di supplizio. Bacino fratturato, costole rotte, dolori lancinanti finché il suo cuore non si era arreso.

Prima dell’incidente i figli, ciascuno con una famiglia e con un lavoro, avevano pensato di rivolgersi a una struttura di accoglienza. Avevano scelto la Comunità alloggio per anziani di Codrongianos, in via Regina Elena, una struttura privata ma in regime di convenzione. Non era una Rsa, ma i gestori si erano detti disponibili ad ospitare una persona che aveva bisogno di assistenza, non allettata.

Quella notte di ottobre, stando alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Maria Paola Asara, il 75enne aveva dato segni di insofferenza e il personale della comunità aveva deciso di chiamare un’ambulanza e farlo accompagnare al pronto soccorso. I familiari avevano raggiunto il proprio caro al Santissima Annunziata dove i medici avevano aumentato la dose di tranquillanti e lo avevano dimesso. Era stato uno dei figli a caricarlo in auto e riportarlo a tarda notte a Codrongianos. Poche ore dopo si era verificato l’incidente che poi lo portò alla morte dopo un lento calvario. I parenti dell’anziano si erano rivolti all’avvocato Alessandra Maria Delrio e avevano depositato in Procura una denuncia contro la struttura di accoglienza. Per il pubblico ministero, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio, le tre imputate non avrebbero vigilato adeguatamente sull’anziano paziente.

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