La Nuova Sardegna

Sassari

Canu: «Niente manovre sulla scuola»

di Paoletta Farina
Canu: «Niente manovre sulla scuola»

L’ex assessora comunale: quando ero in carica mi sono battuta perché Monte Rosello Basso non perdesse l’autonomia

15 dicembre 2019
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SASSARI. «La scuola deve essere organizzata per la scuola e la comunità, non per i dirigenti». Alba Canu, contesta che la giunta Sanna abbia avvalorato la perdita di autonomia di Monte Rosello Basso e afferma che quando era assessora comunale all’Istruzione, e cioè dal luglio del 2017, si era opposta alla perdita di autonomia di Monte Rosello Basso a beneficio dei Comprensivi di San Donato e Monte Rosello Alto. Una proposta ventilata dagli uffici comunali e che in seguito all’azione dell’assessora fu messa in cantina. «E sulla quale, in commissione, si era espressa a favore anche Rosanna Arru». Ora che il Comune, in occasione della conferenza provinciale sul dimensionamento scolastico l’ha ripresentata ricevendo dai sindaci un no a maggioranza, torna alla ribalta la questione dei tagli subiti negli ultimi anni dalle scuole comunali.

Tagli, per la verità, passati spesso sotto silenzio, con scelte discutibili dal punto di vista geografico, perché intere scuole di un quartiere sono passate sotto la dirigenza di altre lontane chilometri. Come è avvenuto nel 2016 (giunta Sanna) quando venne ridisegnata la nuova rete scolastica. Prima di allora le scuole con un dirigente erano tredici, tra Comprensivi e Circoli didattici, in seguito a quella nuova distribuzione diventarono le nove attuali.

«In quel momento erano andati in pensione diversi dirigenti scolastici e allora la perdita di autonomia sembrò indolore », spiega Alba Canu che all’epoca non era assessora. Nel grande risiko che ne scaturì, quegli smembramenti e trasferimenti sotto un’altra dirigenza vennero assorbiti come se niente fosse successo, ad eccezione delle proteste dei sindacati e delle famiglie degli studenti di Carbonazzi, perché la scuola media di via Forlanini venne accorpata a San Donato, contro ogni logica considerata la distanza tra i due quartieri e il fatto che gli studenti delle elementari mai avrebbero continuato a proseguire il cloro corso di studi lontano dalle loro case.

La certezza che quest’anno Vittorio Sanna, dirigente di Monte Rosello Basso, sarebbe andato in pensione, ha dato l’occasione, come in passato, di rifare un po’ i conti anche se nel frattempo è stato nominato al suo posto Paolo Zentile. Ma anche in altri Comprensivi ci sarebbero dirigenti a fine carriera.

Allora, come ora, il problema principale era stato il calo demografico, e così per mantenere in vita una scuola vengono fatti “travasi” di alunni da quelle più popolose a quelle dove la bassa natalità mette in pericolo la loro sussistenza in base ai parametri ministeriali, secondo i quali sotto i 600 alunni la perdita di autonomia ( e di dirigente e direttore amministrativo) è automatica.

Attualmente in città la maggioranza delle scuole comunali ha oltre mille studenti, solo Monte Rosello Alto e Basso e San Donato sono attestati tra gli oltre 800, la prima, e oltre 900 alunni, le altre due.

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