La Nuova Sardegna

Sassari

Allarme nel Meilogu cresce la dipendenza dal gioco d’azzardo

di Daniela Deriu
Allarme nel Meilogu cresce la dipendenza dal gioco d’azzardo

Le giocate pro-capite arrivano a 1300 euro l’anno In campo il Plus con incontri formativi per i Comuni

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BORUTTA. È allarme nel nord Sardegna per la dipendenza da gioco d’azzardo. Gli ultimi dati raccolti dall’Eurispes e dall’Agenzia Dogane Monopoli vedono tra i soggetti coinvolti proprio i cittadini dei piccoli centri del Meilogu. «Sono numeri che destano preoccupazione: il nostro impegno come sindaci sarà di fare il possibile per risolvere questa problematica nel territorio», dice Silvano Arru presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu e sindaco di Borutta. Le misure adottabili saranno discusse oggi, 19 dicembre, nell’aula consiliare del Comune di Bonorva, dove saranno presenti i rappresentati del Plus di Alghero (Piano locale Unitario di Servizi Alla persona).

L’azione del Plus. Il Plus, dopo aver accettato la richiesta di collaborazione interistituzionale con il Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcol e Gioco d'Azzardo del Dsm-D dell’Assl Sud di Cagliari, terrà a Bonorva una giornata formativa rivolta agli amministratori, organi di polizia locale e operatori sociali dei Comuni del Meilogu. Tema dell’incontro sarà il Gioco d'Azzardo Patologico e sulle attuali normative nazionali e regionali ad esso correlate. Seguirà, in data da fissare a gennaio, una giornata formativa dedicata agli operatori dei Comuni territorialmente più vicini ad Alghero. «Si tratta di un primo incontro formativo che ha lo scopo di attivare le misure da adottare per arginare il fenomeno della ludopatia – spiega la dottoressa Rosa Accardo, membro del Gruppo tecnico di Plus (GtP) del distretto di Alghero, e rappresentante della Assl 1 del distretto di Alghero, – al quale seguiranno altri appuntamenti rivolti al pubblico».

I dati Eurispes 2018. Gli ultimi dati Eurispes raccolti nel distretto di Alghero, sono riferiti alle sole giocate fisiche, ossia le forme di gioco tradizionali, dal vivo. Esclusi i dati relativi ai comuni di Cheremule, Monteleone Roccadoria e Semestene, il Comune meno virtuoso in questa classifica risulta Alghero, con una giocata pro-capite annuale di euro 1.326,40, segue a poca distanza Giave con 1.193 euro. È invece Romana il Comune dove si gioca meno, con una spesa pro capite di 160,20 euro all'anno. A Pozzomaggiore, Ittiri, Uri, Siligo e Bonorva la spesa pro capite si aggira intorno ai 700 euro. Sul gioco d’azzardo si investe di meno a Putifigari, Olmedo e Borutta dove la spesa annua è contenuta nei 600 euro. I giocatori di Thiesi, Mara e Cossoine spendono invece 400; Banari, Bonnanaro, Torralba, Padria, Bessude e Villanova Monteleone con una spesa pro-capite di circa euro 200.

I dati dei Monopoli. Un’altra rilevazione è quella dell’Agenzia Dogane Monopoli per il triennio 2015-2018, con dati che hanno accresciuto le preoccupazioni delle amministrazioni comunali. Secondo questi dati Padria ha avuto l'incremento percentuale maggiore di gioco, passando da una giocata pro-capite annuale di 58,10 euro nel 2015 a 264,24 nel 2018. Padria rimane comunque tra i Comuni più virtuosi con una giocata annua pro-capite inferiore a 500 euro.

Si registra invece un calo di tendenza nei Comuni di Romana, Bessude, Banari, Mara, Cossoine e Pozzomaggiore con una diminuzione delle giocate fisiche. Pozzomaggiore è il Comune con il maggior numero di Slot per abitante, seguito da Giave, Mara, Borutta e Torralba, quest’ultimo il Comune con meno apparecchi, nonostante il forte incremento di giocate negli anni.

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