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Sassari

Due colpi in 24 ore a Sassari, rapinatore solitario arrestato dalla polizia

di Luca Fiori
Due colpi in 24 ore a Sassari, rapinatore solitario arrestato dalla polizia

Il 37enne aveva aggredito un anziano e poi un donna sola. A incastrarlo le telecamere e il modo insolito di camminare

06 gennaio 2020
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SASSARI. Per quasi un mese aveva terrorizzato residenti e commercianti del centro storico, scegliendo la zona di via Università per fare il bello e cattivo tempo. Agiva spesso da solo, ma anche con la complicità di un altro paio di balordi della zona, con una sfrontatezza tale da non fare differenza tra il giorno e la notte per mettere a segno i suoi colpi.

Salvatore Giovanni Simula, sassarese di 37 anni, non aveva tenuto conto però del fatto che il suo modo inconfondibile di camminare – quasi di trascinarsi – e la presenza delle telecamere di videosorveglianza in diversi punti del centro storico prima o poi lo avrebbero fatto finire nei guai.

Ieri mattina, al termine di una rapida quanto articolata indagine, condotta dalla squadra Mobile di Sassari, l’uomo ha ricevuto il conto da parte della giustizia. Simula è ritenuto infatti il responsabile di una rapina e un furto messi a segno a distanza di 24 ore tra il primo e il due dicembre ai danni di un anziano e di una donna sola.

Gli investigatori della questura, guidati dal dirigente Dario Mongiovì gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sassari su richiesta della Procura della Repubblica.

Il provvedimento restrittivo gli è stato notificato nel carcere di Bancali dove è rinchiuso dal giorno di Natale con l’accusa di essere il responsabile di almeno due delle quattro rapine messe a segno a metà dicembre ai danni dei alcuni commercianti del Bangladesh di via Università.

Secondo le accuse degli investigatori della squadra mobile, Simula sarebbe anche l’autore dell’aggressione a un pensionato messa a segno lo scorso primo dicembre. L’anziano era stato colpito con un pugno e poi rapinato della banconota da cinquanta euro che custodiva in tasca.

Il giorno successivo, sempre al centro storico, una donna era stata derubata della borsa che teneva a tracolla. Anche in quel caso secondo gli agenti della questura si sarebbe trattato di Salvatore Giovanni Simula. Le indagini, immediatamente avviate dagli inquirenti, avevano consentito di acquisire i tratti somatici dell’autore dei due reati e di documentare i dettagli dell’abbigliamento indossato dal 37enne. L’attenzione degli investigatori – che avevano passato al setaccio le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza – era stata attirata inoltre dal singolare modo di camminare dell’autore dei due colpi. Salvatore Giovanni Simula – a detta di tutte le vittime – ha infatti un modo inconfondibile e dinoccolato di muoversi. Un particolare notato anche dagli investigatori nelle immagini acquisite durante le indagini. La successiva attività di investigativa ha consentito alla polizia anche di rinvenire l’abbigliamento indossato durante i due colpi. Una prova schiacciante per incastrarlo. Dopo le due aggressioni per qualche settimana Simula ha continuato ad agire indisturbato, diventando un vero incubo per i residenti e i commercianti di via Università. Fino al giorno di Natale quando per lui si sono spalancate le porte del carcere di Bancali. La squadra Mobile stava però lavorando giorno e notte per presentargli un nuovo conto ancora più salato. Un conto del quale dovrà rispondere in tribunale insieme alle altre accuse.

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