La Nuova Sardegna

Sassari

LA SENTENZA dal gup 

Finto avvocato rapinava gli anziani condannato a tre anni e sei mesi

Finto avvocato rapinava gli anziani condannato a tre anni e sei mesi

SASSARI. Si presentavano a casa delle anziane vittime vestiti di tutto punto e con modi affabili e convincenti riuscivano a convincerle di essere i legali di un figlio o di un parente stretto e a...

22 gennaio 2020
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SASSARI. Si presentavano a casa delle anziane vittime vestiti di tutto punto e con modi affabili e convincenti riuscivano a convincerle di essere i legali di un figlio o di un parente stretto e a farsi consegnare – con le scuse più disparate – denaro in contante, assegni e in qualche caso anche gioielli.

I due finti avvocati, che in un’occasione erano arrivati a scaraventare per terra una coppia di anziani all’interno del loro appartamento nella borgata di San Giovanni e a fuggire con gioielli del valore di alcune migliaia di euro, a settembre di due anni fa erano finiti in manette dopo alcuni mesi di indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Sassari.

Ieri mattina Vincenzo Lanciato, 50 anni, difeso dagli avvocati Ferdinando Letizia e Luigi Conti, è stato condannato dal giudice dell’udienza preliminare a tre anni e sei mesi di reclusione con il rito abbreviato e l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Mentre Salvatore Guida di 34, anche di Napoli, ha scelto di affrontare il processo con il rito ordinario. I due erano accusati di essere i responsabili di almeno sette truffe (una delle quali degenerata in rapina) messe a segno in città tra febbraio e aprile del 2018. L’accusa per entrambi era di truffa e rapina in concorso. Le vittime dei raggiri venivamo scelte con cura dopo alcune giornate di appostamenti nei luoghi solitamente frequentati dai pensionati. Alla vittima più anziana, un uomo di 99 anni, i due erano riusciti a estorcere 250 euro facendogli credere di essere gli incaricati di un ente che si occupava della sistemazione del condominio e di dover versare un acconto per la realizzazione di lavori urgenti. In un altro caso uno dei due si era presentato alla vittima, una donna di 92 anni, come il sedicente avvocato Bua e di dover consegnare al nipote un assegno di 6000 euro, ma di dover incassare per il “disturbo” un onorario di 800 euro. Le indagini avevano preso una svolta quando i due truffatori avevano accompagnato uno degli anziani ad effettuare un prelievo a uno sportello bancomat. Dalle immagini riprese dalle telecamere i carabinieri erano risaliti alle loro identità e poco dopo erano scattati gli arresti. (l.f.)

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