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Sassari

Cozzula non potrà fare neanche l’ufficiale di gara

Cozzula non potrà fare neanche l’ufficiale di gara

Secondo l’Aci il navigatore ipovedente per avere la licenza dovrebbe conseguire la patente di guida

26 gennaio 2020
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OSILO. Se non fosse che derivano da norme sportive, ancorché spesso discutibili, le decisioni che riguardano Francesco Cozzula, il navigatore ipovedente di auto da rally, e ufficiale di gara in decine di manifestazioni motoristiche, assumerebbero i contorni di una vera e propria persecuzione. L’ultima doccia fredda sul navigatore osilese – da qualche anno impegnato a rivendicare il suo diritto a riprendere il posto a fianco al pilota nelle gare, per dettargli i tempi – arriva dalle nuove norme emanate da Aci Sport, secondo cui «la presentazione della patente di guida all’atto del rilascio/rinnovo di una licenza è obbligatoria per tutte le licenze di Ufficiale di gara». E siccome Francesco, che ha una vista residua molto modesta, ma è in grado di leggere le note sulle auto in corsa, e ancor di più di svolgere le mansioni di ufficiale di gara, non potrà mai conseguire la patente di guida, il rischio concreto è che venga definitivamente tagliato fuori da quel mondo che lui ama sopra ogni cosa, e che costituisce parte fondamentale della sua vita. E questo per una norma che, seppure un senso possa sembrare averlo, non prevede deroghe per le persone con disabilità, in particolare basate sul curriculum e sull’esperienza degli ufficiali di gara. Perché da quel punto di vista, la striscia di Francesco Cozzula è ricchissima e piena di attestati.

Sono ormai 22 anni che il navigatore osilese svolge le funzioni di ufficiale di gara, nei ruoli più diversi: segretario di manifestazione, segretario collegio commissari sportivi, giudice unico, addetto alle relazione con i concorrenti, addetto pubblicazione classifiche, commissario di percorso. Tutti ruoli che hanno consentito a Francesco Cozzula di farsi apprezzare nella moltitudine di gare che si svolgono in Sardegna, e che gli hanno sempre guadagnato attestati di stima e di professionalità. Basti dire che solamente nel 2019, Francesco è stato ufficiale di gara in 14 manifestazioni motoristiche, dal Rally dei nuraghi e del vermentino alla Alghero-Scala Piccada, dal Rally Terra Sarda ai tanti slalom che si svolgono sulle strade dell’isola.

Naturalmente Francesco non si arrende, è ha già chiesto una modifica regolamentare che gli consenta di svolgere quelle attività in cui si è distinto per 22 anni. Non c’è alcuna novità, invece, sull’altro fronte aperto da Cozzula con un martellamento continuo sui vertici Aci e anche con uno sciopero della fame, per riottenere la licenza di Navigatore Rally H Disabile, che gli aveva consentito di correre anche una tappa del Campionato del mondo.

Nonostante pochi giorni fa gli sia stata riconosciuta l’idoneità medico sportiva “Automobilismo navigatore rally H disabile”, lo scoglio da superare è rappresentato dal possesso della patente di guida, per cui Cozzula chiede una deroga.

Mario Bonu

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