La Nuova Sardegna

Sassari

Sagra del Rimedio a rischio mancano i volontari

di Barbara Mastino
Sagra del Rimedio a rischio mancano i volontari

Ozieri, convocata un’assemblea aperta al centro culturale per cercare soluzioni  Il concertone e le iniziative di autofinanziamento sono messe in pericolo

07 febbraio 2020
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OZIERI. Rischia di saltare uno dei più importanti appuntamenti annuali del panorama culturale ozierese, la Sagra della Beata Vergine del Rimedio, la cui riuscita è fortemente messa in pericolo dalla mancanza di forze fresche nel comitato. L’evento, curato dalle omonime società religiosa e associazione culturale, e preceduto soprattutto negli ultimi anni da una serie di iniziative di autofinanziamento che si svolgono nei mesi precedenti, richiede un imponente impegno non solo economico ma anche di risorse umane, e il sodalizio, dove i soci veramente attivi sono pochi e hanno un’età media superiore ai cinquant’anni, è a un passo dal gettare la spugna.

Quello che è messo a rischio è l’evento civile, a cominciare dal “concertone” del sabato sera, mentre per quest’anno il direttivo assicura che gli eventi religiosi della domenica, forti di ben 127 anni di storia, e l’appuntamento con l’Usignolo della Sardegna, che ha superato i cinquant’anni, sono confermati, «ma senza l’apporto di forze fresche sarà impossibile realizzare tutto il resto», dice il presidente dell’associazione Antonello Sanna. Per questo motivo il direttivo, con l’appoggio del Comune, dopo una riunione con sindaco e assessore alla Cultura svoltasi la scorsa settimana, ha deciso di convocare per lunedì 10 febbraio l’incontro “Troviamo un Rimedio”, un’assemblea aperta a tutta la cittadinanza per sondare nuove disponibilità. L’incontro, in programma alle 19.30 nel centro culturale san Francesco, è aperto a singoli e gruppi: fedali, associazioni, comitati, compagnie, gruppi, cantinieri. Insomma a tutti coloro che avessero intenzione e voglia di impegnarsi per salvare la festa per quest’anno e per il futuro.

«Solo grazie al contributo di volontari che nei giorni della festa ci hanno dato una grandissima mano – dice la presidente della società religiosa Piera Nuvoli – lo scorso anno si è riusciti a ottemperare a tutti gli impegni. E per questo desideriamo ringraziare, oltre al Comune di Ozieri e la Pro loco, anche il Comune e la Pro Loco di Nughedu e don Uccio per l’importante supporto logistico e, per l’impegno diretto, tutti i singoli volontari e i sodalizi Maria Rosa Punzurudu, associazione San Leonardo, gruppo folk Beata Vergine del Rimedio e Sa Cantina ‘e s’Ainu».

Serve un nuovo corso, nuove forze per portare avanti tutti gli impegni: la lotteria, la questua, la raccolta degli sponsor, anche il torneo di mariglia, a rischio perché non ci sono persone disponibili nemmeno per aprire il circolo che ultimamente è spesso chiuso. Il Rimedio non chiede “manovalanza”, ma apre le sue porte e chiama a raccolta persone che non solo intendano impegnarsi fisicamente, ma che vogliano anche doverosamente poter decidere il da farsi, a cominciare dalla scelta del programma della serata del sabato. «Se negli scorsi anni abbiamo cercato con scarso successo nuovi soci (la tessera dell’associazione costa dieci euro all’anno, ndc), seguendo lo statuto, ora che la situazione è di emergenza è il momento di affidare la festa anche a esterni. Sarebbe bello vedere gruppi di amici o fedali prendere in mano l’organizzazione degli eventi almeno civili di anno in anno, come avviene ovunque: da tempo ci proviamo, ma non accade. Ora è il momento».

Il tempo stringe, perché se il Rimedio quest’anno non proporrà le sue consuete degustazioni di dolci per il Carnevale, le altre iniziative di autofinanziamento devono partire il prima possibile.

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