La Nuova Sardegna

Sassari

Consiglio comunale aperto per parlare della futura Ztl

Consiglio comunale aperto per parlare della futura Ztl

È convocato il 18 febbraio a Palazzo Civico: sarà un laboratorio di proposte Il Pd: «Il tema deve essere la rigenerazione urbana. L’area blu crea solo conflitti»

09 febbraio 2020
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SASSARI. Quello della Ztl è un tema caldo che ha sempre animato il dibattito in città. Lasciarla o eliminarla? Integrale o dimezzata? Estenderla alla parte bassa del centro storico? Incrementare le aree ad uso esclusivo dei pedoni? Di questi argomenti si parlerà nel Consiglio comunale aperto che si terrà il prossimo martedì 18 febbraio, presumibilmente al Palazzo di Città. La riperimetrazione dell’area blu, una scelta annunciata dalla giunta Campus ma mai condivisa con la città nei contenuti, doveva essere l’argomento della prossima commissione consiliare del 12 febbraio. A richiederne la convocazione, a dicembre scorso, era stato il consigliere di opposizione Lello Panu, che aveva chiesto l’intervento dell’assessore al Traffico e vicesindaco per illustrare i contenuti del progetto. Ma nell’ultimo Consiglio comunale il Pd ha presentato una mozione, poi trasformata e inserita all’ordine del giorno, che potrebbe diventare un interessante tema di confronto nel dibattito a Palazzo di Città. A illustrare la proposta è stato il consigliere Fabio Pinna: «Presentando questa mozione – ha spiegato in aula – intendiamo strappare quel lenzuolo bianco che idealmente sta coprendo da troppi mesi il plastico del progetto di Rigenerazione Urbana, atteso per il rilancio economico e sociale del centro cittadino, più volte recentemente annunciato come imminente, ma non ancora varato. É arrivato il momento, riteniamo, di porre fine alla fiera delle ipotesi e cominciare il confronto politico, amministrativo e con i rappresentanti degli interessi economici, sociali e culturali di Sassari». L’idea messa sul tavolo del Pd allarga le prospettive: «Volutamente usciamo dal loop che ha inchiodato il dibattito solo ed esclusivamente sul tema della Ztl e dal quale, a nostro giudizio, si deve uscire per poter avanzare nella discussione e nella proposta che dia ristoro nel breve e medio periodo al tessuto delle attività commerciali, resilienti alla crisi degli ultimi 20 anni, e ai residenti che ancora scelgono di abitare nel nostro centro. Pensiamo sia utile avere un chiaro quadro d’insieme e un progetto con il quale possano trovare dignità e soluzione tutte le parti interessate». E ancora: «Focalizzare il dibattito solo sulla Ztl non fa altro che creare conflitti, tra i sostenitori del sì e quelli che vorrebbero abolirla. Spacca solo la città e non porta da nessuna parte. Invece bisogna lavorare in maniera intersettoriale, coinvolgendo tutti i portatori di interesse, e ragionando in termini di viabilità, social housing, strade, esercizi di vicinato: insomma concentrandosi sul paesaggio storico e urbano». Il Pd da parte sua presenterà il progetto Distretti “Urban Green”, che in origine si ispira al modello Barcellonese “Supermanzanas”. In pratica la Ztl funzionerà sulla base del limite di percorrenza di 30 chilometri orari, ulteriormente abbassato a 20 o a 10 a seconda delle vie in cui si circola. Poi rimozione dei parcheggi superficiali per i residenti, ed incremento degli stessi nei parcheggi interrati. Con l’abbonamento coperto dal Comune.

«L’iniziativa del Living Lab, lanciata proprio in questi giorni dall’assessore – dice Pinna – è interessante e merita attenzione, ma dovrà necessariamente essere anticipata dalla costituzione di una unità di progetto intersettoriale come quella che proponiamo in mozione». (lu.so.)

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