La Nuova Sardegna

Sassari

Un bilancio da 11 milioni per rilanciare l’Asinara

di Gavino Masia
Cala d'Arena, Asinara
Cala d'Arena, Asinara

Ultima riunione del comitato direttivo del Parco: a breve arriva il commissario. Tra gli interventi la ristrutturazione di Campu Perdu e del carcere di Fornelli 

13 febbraio 2020
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PORTO TORRES. Il Consiglio direttivo del Parco nazionale dell’Asinara ha approvato il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022 nella sua ultima seduta prima della scadenza naturale prevista il 29 febbraio. Prima di quella data il ministro dell’Ambiente Sergio Costa dovrebbe nominare un commissario facente funzioni di presidente, possibilmente perfetto conoscitore del Parco dell’Asinara, in attesa che Governo e Regione trovino l’intesa per la nomina ufficiale della figura apicale che manca da quattro anni.

Nella riunione di ieri pomeriggio sono stati adottati anche tutti gli atti formali conseguenti alla nomina del nuovo direttore del Parco e dell’Amp, Vittorio Gazale, che ha firmato il contratto che lo impegnerà per i prossimi 5 anni. Per quanto riguarda il documento contabile invece - che quest’anno supera gli 11 milioni di euro provenienti da progettazioni europee, ministeriali e regionali - le voci riguardano tre aree strategiche quali conservazione dell’ambiente, educazione e sostenibilità ambientale e progettazione comunitaria. «Puntiamo sulla necessità di orientare le prossime politiche del Parco verso la sostenibilità ambientale – ha detto il vicepresidente Antonio Diana - con interventi di incentivazione del marchio di qualità del Parco, che coinvolge oltre 40 aziende, il percorso di certificazione della Carta europea del turismo sostenibile che dovrebbe portare all’esito positivo nel prossimo autunno e alla realizzazione del dossier per la candidatura e il riconoscimento Unesco, anche questo previsto alla fine del 2020». Il programma triennale delle opere pubbliche prevede interventi per complessivi 7 milioni e 599mila euro: la ristrutturazione di Campo Perdu con una quota di 2 milioni e 590mila euro; la messa in sicurezza del carcere di Fornelli per 500mila euro; la manutenzione sugli stabili del ministero dell’Ambiente in uso governativo per 500mila euro; l’intervento di selvicoltura del soprasuolo di Elighe Mannu per oltre 1 milione di euro.

«Un altro aspetto chiave dello strumento di programmazione è la necessità di aggiornare il Piano del Parco – ha aggiunto il direttore Vittorio Gazale -, alla luce dei 10 anni di esperienza, e di approvare e integrare i piani particolareggiati di La Reale e Cala d’Oliva, sui quali dovrà avere un ruolo fondamentale la Regione Sardegna e l’amministrazione di Porto Torres». All’interno del Piano è centrale l’intervento di Campu Perdu, che diventerà centro residenziale principale per le scuole, le università e per le attività di ricerca scientifica e di educazione ambientale promosse dal Parco. Tra gli altri progetti che costituiscono l’ossatura del bilancio ci sono Clean Sea Life, Sea Forest Life, Girepam, Ecostrim e Neptune, che proiettano l’isola dell’Asinara in una dimensione internazionale.

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