La Nuova Sardegna

Sassari

la proposta del garante 

Unida: tra le mura di Bancali entri un pezzo di Cavalcata

Unida: tra le mura di Bancali entri un pezzo di Cavalcata

SASSARI. «Portiamo la Cavalcata Sarda tra le mura della casa circondariale di Bancali. Come facciamo con la festa dei Candelieri, e come dovremmo fare per tutti gli eventi che organizziamo in città....

27 febbraio 2020
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SASSARI. «Portiamo la Cavalcata Sarda tra le mura della casa circondariale di Bancali. Come facciamo con la festa dei Candelieri, e come dovremmo fare per tutti gli eventi che organizziamo in città. Perché Bancali è parte della nostra città, una parte importante, una sua costola. Dove vivono e lavorano oltre 1000 persone. Che non possiamo ignorare girandoci dall’altra parte».

Così Antonello Unida, Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, audito ieri in V commissione consiliare. «Sono entrato a Bancali da poco più di tre mesi – sottolinea –. E ho scoperto che tanto c’è da lavorare. Il dato più preoccupante è che, a fronte di oltre 480 persone detenute, ci sono tra i 3 e i 5 educatori. Vi lascio immaginare le difficoltà che inevitabilmente si creano. Le occasioni che si perdono di intercettare, e cercare di reinserire, persone detenute che per la gran parte sono sassaresi. Che a Sassari hanno le loro famiglie, la loro vita. Che se trovano, magari proprio tra le mura di Bancali, un nuovo percorso di vita, fanno un grande favore a loro stessi ma anche alla città».

«I fondi ministeriali ci sono – continua Unida – e quindi la palla deve passare alla politica. In piccola parte comunale, che si deve fare carico di portare la questione a livello regionale, e nazionale. Il Ministero deve rendersi conto che se la struttura di Bancali è considerata di fascia 1e deve essere consequenziale nell’assegnargli le giuste risorse. Non dobbiamo tornare a quando essere mandati in Sardegna era una punizione. E purtroppo è questa la nomea che Bancali si sta facendo, un luogo che le persone detenute temono». «Rimangono poi – continua Unida – i soliti problemi, su tutto quello dell’acqua non potabile e di pessima qualità. Che non mi stancherò di denunciare finché non sarà risolto».

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