Sirio ritorna in viale Italia ma non c’è assalto a bordo
Dopo nove mesi e in una città vuota le corse riprendono lungo tutto il percorso Unico intoppo: i semafori al capolinea dell’Emiciclo non erano in funzione
10 marzo 2020
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SASSARI. Dopo nove mesi Sirio ha ripreso a sferragliare sui binari che gli erano “vietati”. Ieri mattina, a partire dalle 9, il trenino dell’Arst ha percorso il tratto rimasto chiuso perché un camion con la gru lasciata inavvertitamente alzata dall’autista aveva tranciato i cavi di alimentazione in porta Utzeri, danneggiando trecento metri di linea. Così dalla stazione ferroviaria verso la zona ospedaliera e viale Italia il collegamento per tanto tempo interrotto è stato di nuovo assicurato. Ma non c’è stato alcun assalto ai vagoni in una città che ieri si è svuotata per effetto dell’allarme coronavirus.
La ripresa totale del servizio è cominciata senza grandi inconvenienti se non il mancato funzionamento dei semafori nella parte iniziale di viale Italia e all’emiciclo Garibaldi. Per tutta la giornata gli apparecchi di segnalazione luminosa sono rimasti lampeggianti sul giallo. La prudenza degli autisti di Sirio e la circolazione ridotta hanno evitato che ci fossero conseguenze.
Al ripristino del funzionamento dei semafori gli addetti della ditta che ha in appalto dal Comune la gestione e manutenzione di tutti gli impianti hanno cominciato a lavorare subito, ma il lavoro si è dimostrato più complicato del previsto. L’impresa ha annunciato che ci sarebbe voluta l’intera giornata per ripristinare il corretto funzionamento.
«La sicurezza, proprio per un minore flusso di auto è stata sempre garantita e il nostro monitoraggio è stato continuo – spiega il comandante della polizia municipale, Gianni Serra –. La ditta di manutenzioni ha assicurato che avrebbe lavorato tutto il giorno fino alla riattivazione corretta dei semafori».
I vigili urbani non sono poi dovuti intervenire per la rimozione di auto posteggiate sui binari. Un’abitudine (o malcostume) ormai consolidata dopo lo stop di nove mesi, tra viale Italia e via De Nicola. Utilizzate dai sassaresi come parcheggio comodo per raggiungere l’ospedale e soprattutto gratuito. L’annuncio che Sirio avrebbe ripreso le corse e che il carro attrezzi non avrebbe avuto pietà ha funzionato, e ieri mattina le rotaie erano sgombre come una pista ciclabile. Chi non avesse rispettato il divieto avrebbe pagato pesanti conseguenze: una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Oggi Sirio entra in pieno regime: le corse cominceranno alle 6,38 e si concluderanno alle 21,20. A disposizione dei passeggeri ci saranno 84 corse giornaliere svolte contemporaneamente da due tram.
Ma tra scuole chiuse e paura di contagio da Covid 19, c’è da credere che Sirio nei prossimi giorni non viaggerà mai pieno.
La ripresa totale del servizio è cominciata senza grandi inconvenienti se non il mancato funzionamento dei semafori nella parte iniziale di viale Italia e all’emiciclo Garibaldi. Per tutta la giornata gli apparecchi di segnalazione luminosa sono rimasti lampeggianti sul giallo. La prudenza degli autisti di Sirio e la circolazione ridotta hanno evitato che ci fossero conseguenze.
Al ripristino del funzionamento dei semafori gli addetti della ditta che ha in appalto dal Comune la gestione e manutenzione di tutti gli impianti hanno cominciato a lavorare subito, ma il lavoro si è dimostrato più complicato del previsto. L’impresa ha annunciato che ci sarebbe voluta l’intera giornata per ripristinare il corretto funzionamento.
«La sicurezza, proprio per un minore flusso di auto è stata sempre garantita e il nostro monitoraggio è stato continuo – spiega il comandante della polizia municipale, Gianni Serra –. La ditta di manutenzioni ha assicurato che avrebbe lavorato tutto il giorno fino alla riattivazione corretta dei semafori».
I vigili urbani non sono poi dovuti intervenire per la rimozione di auto posteggiate sui binari. Un’abitudine (o malcostume) ormai consolidata dopo lo stop di nove mesi, tra viale Italia e via De Nicola. Utilizzate dai sassaresi come parcheggio comodo per raggiungere l’ospedale e soprattutto gratuito. L’annuncio che Sirio avrebbe ripreso le corse e che il carro attrezzi non avrebbe avuto pietà ha funzionato, e ieri mattina le rotaie erano sgombre come una pista ciclabile. Chi non avesse rispettato il divieto avrebbe pagato pesanti conseguenze: una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Oggi Sirio entra in pieno regime: le corse cominceranno alle 6,38 e si concluderanno alle 21,20. A disposizione dei passeggeri ci saranno 84 corse giornaliere svolte contemporaneamente da due tram.
Ma tra scuole chiuse e paura di contagio da Covid 19, c’è da credere che Sirio nei prossimi giorni non viaggerà mai pieno.