La Nuova Sardegna

Sassari

Poste, chiusi cinque sportelli in città

Poste, chiusi cinque sportelli in città

Orari ridotti alla sola mattina negli uffici che continuano ad assicurare il servizio

20 marzo 2020
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SASSARI. Anche in città Poste Italiane ha introdotto misure anticontagio a tutela dei lavoratori allo sportello e dei portalettere rimodulando orari e servizi. Si è perciò provveduto a chiudere totalmente al pubblico alcuni uffici postali e a sospendere temporaneamente la consegna a domicilio di corrispondenza come le raccomandate, le assicurate e i pacchi, per il cui ricevimento il destinatario deve firmare. Si vuole evitare il contatto diretto tra operatori e cittadini e perciò al momento non sono operativi gli sportelli di via Bogino, via XXV Aprile, via Forlanini, via Fratelli Rosselli e Campanedda. Restano invece aperti al pubblico gli uffici di via Alghero, via Luna e Sole, la centrale di via Brigata Sassari, Li Punti, Latte Dolce e Palmadula, quest’ultimo a servizio dell’Argentiera e della Nurra. Ma l’ orario è stato modificato: abolito il turno unico, gli utenti potranno servirsi delle Poste solo dalle 8,20 alle 13,35.

Una riduzione di orario sempre nella logica di contenere il contagio da coronavirus, ma che per quanto riguarda la consegna a domicilio di pacchi, raccomandate e assicurate sta creando confusione tra i cittadini.

Racconta un professionista: «Dovevo ritirare una raccomandata in giacenza, ma non mi è stato possibile perché l’ufficio postale a cui dovevo rivolgermi è stato chiuso».

Più o meno lo stesso è avvenuto a un’impiegata che fornisce ulteriori dettagli. «Ho ricevuto l’avviso di giacenza 10 giorni fa, e sono rimasta sorpresa perché in quel momento ero a casa e non ho sentito squillare il campanello. Comunque, dovendo aspettare tre giorni per il ritiro, ho rimandato. Per non intasare gli uffici postali ho pensato di telefonare a Poste Italiane per sapere s fosse possibile avere un secondo recapito. Mi è stato però riferito da una operatrice del call center collegato, che in seguito al Dpcm del 4 marzo, i postini non eseguono più la consegna nelle mani del destinatario, ma lasciano l’avviso nella cassetta postale. Allora sono andata allo sportello ma l’ho trovato chiuso. Un cartello avvertiva che avrei potuto fare tutte le operazioni in via Brigata Sassari ma lì mi hanno detto che la mia raccomandata era rimasta in giacenza nell’altro ufficio». Insomma, poca chiarezza, ma visto il momento può essere comprensibile. In realtà i postini dovrebbero suonare al campanello, chiedere al destinatario se accetta la raccomandata e in quel caso lasciarla nella cassetta, firmando per lui. Però ai tempi del coronavirus, niente è più certo.



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