La Nuova Sardegna

Sassari

solidarietà 

La Cantina di Sorso e Sennori in soccorso di Pneumologia

La Cantina di Sorso e Sennori in soccorso di Pneumologia

SORSO. Anche dalla Cantina di Sorso e Sennori arriva un grande gesto di solidarietà che si inserisce sulla scia dei tanti aiuti che le aziende del territorio, pur in un momento di grande crisi...

17 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SORSO. Anche dalla Cantina di Sorso e Sennori arriva un grande gesto di solidarietà che si inserisce sulla scia dei tanti aiuti che le aziende del territorio, pur in un momento di grande crisi economica, hanno voluto dare per sostenere le aziende ospedaliere e gli operatori sanitari impegnati in prima linea per curare i pazienti affetti dal coronavirus.

E anche il contributo dell’azienda vitivinicola con sede a Sorso si è diretta verso l’acquisto dei Dpi, i dispositivi di protezione individuale obbligatori per il personale all’opera e assolutamente necessari per evitare il contagio. Così ieri mattina dalla sede dell’azienda è partito un furgoncino che ha recapito al reparto di Pneumologia dell’Aou di Sassari il primo carico contenente mille mascherine chirurgiche professionali certificate, dispositivi di alta qualità in grado di garantire la massima protezione agli operatori sanitari durante il loro delicato lavoro.

«I nostri amici Gianni Simula e Luigi Esposito si sono fatti portavoce dell’appello lanciato dal professor Pietro Pirina, dirigente medico dell’Unità operativa di Pneumologia, e non potevamo rimanere insensibili. Siamo felici e orgogliosi di poter dare una mano alla città, perché è necessario arginare il contagio il più presto possibile. Anche perché senza aiuti si rischia di far collassare tutto il sistema sanitario a danno dell’intera collettività» hanno sottolineato l’avvocato Giacomo Baralla e Mariana Popa, titolari della Cantina Sorso-Sennori, i quali hanno poi aggiunto: «Occorre aiutare soprattutto chi è impegnato sul campo a pieno regime, contendegli di trattare in sicurezza i pazienti affetti da coronavirus. Ci teniamo anche a specificare che la nostra scelta di rendere pubblica la nostra beneficenza è dettata dal fatto che far conoscere questi gesti serve a sensibilizzare i cittadini e non è certamente un modo per autoincensarci. Pensiamo infatti che in questi momenti sia necessaria la collaborazione della popolazione e tutti i gesti sono importanti allo stesso modo. Ognuno, nel suo piccolo, dovrà fare il possibile per aiutare chi ha bisogno».



In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative