La Nuova Sardegna

Sassari

Aiuti, ascolto e mani tese a Ozieri la Caritas è grande

di Barbara Mastino
Aiuti, ascolto e mani tese a Ozieri la Caritas è grande

Ottimi risultati del lavoro portato avanti nel primo mese dell’emergenza Covid Impegno diffuso: cibo a famiglie in difficoltà, pc agli studenti, soldi per le bollette 

20 aprile 2020
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OZIERI. Il lavoro portato avanti dalla Caritas diocesana di Ozieri nel primo mese di emergenza sanitaria si è inserito su una solida base di attività già presenti e radicate nel territorio. Dalle parrocchie sino al livello diocesano, da sola o in collaborazione con enti, sodalizi e istituzioni, la Caritas ha messo in campo tutte le sue forze potendo anche contare su nuovi volontari coinvolti per questa occasione, anche perché i più anziani sono stati lasciati a casa per preservarne la salute.

Partendo dalle necessità colte già nei centri di ascolto, che costantemente si occupano di sostegno agli indigenti e che hanno ampliato il numero delle persone che vi si rivolgono, e proseguendo con le diverse segnalazioni giunte dai parroci, grazie al dialogo con i loro fedeli, e dagli uffici dei Servizi sociali di Ozieri e degli altri comuni del Logudoro e del Goceano sino alle prime propaggini della Gallura, la Caritas ha operato nell’assistenza nell’intero territorio della diocesi consegnando alle famiglie bisognose beni di prima necessità: prodotti del fondo europeo Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti), oppure acquistati con fondi propri o in altri vari casi donati, come gli agnelli e i capretti e gli altri prodotti della campagna (uova, salumi, formaggi e ricotta) forniti dai pastori del territorio, due pallets di acqua minerale della San Martino, il pane della Spes, dieci cassette di arance donate da un fruttivendolo di San Sperate, prodotti per l’igiene personale e della casa donati dal Cif.

Con il Comune si è avviata la raccolta di pc e tablet usati da donare ai ragazzi per la didattica, ma si è collaborato anche per aiutare le famiglie nella compilazione delle domande del sussidio alimentare e si è preso parte con le altre associazioni alla consegna della spesa a domicilio.

Secondo le segnalazioni o le richieste, inoltre, la Caritas ha contribuito al pagamento di bollette dell’energia e del riscaldamento, ha donato farmaci alle famiglie indigenti e ha anche trovato casa a una donna romena appena arrivata nell’isola trovatasi sola e senza dimora dopo la quarantena. «In queste ultime settimane abbiamo aumentato gli interventi in misura consistente - dice la vice direttrice Giovanna Pani - cercando di intercettare quanto più possibile i bisogni del territorio e allargando il raggio d’azione non soltanto dal punto di vista territoriale ma anche sostanziale, per captare pure quelle situazioni di indigenza non esplicitamente denunciate, e che possono sfuggire alla rete dei Servizi sociali o del terzo settore: anche per questo stiamo cercando di rafforzare i nostri canali di comunicazione, affinché nessuno si senta solo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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