martiri turritani
Lettera al vescovo: «Non sospendete la processione a Balai»
PORTO TORRES. «Carissimi monsignor Gianfranco Saba arcivescovo della diocesi turritana e don Mario Tanca parroco della basilica di San Gavino, se pur in un periodo di pandemia che sta affliggendo il...
30 aprile 2020
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PORTO TORRES. «Carissimi monsignor Gianfranco Saba arcivescovo della diocesi turritana e don Mario Tanca parroco della basilica di San Gavino, se pur in un periodo di pandemia che sta affliggendo il mondo e quindi anche la nostra amata terra di Sardegna vi prego umilmente e vi chiedo di non sospendere la processione dei nostri Santi protettori Gavino, Proto e Gianuario».
Comincia così la lettera scritta da uno dei tanti devoti del Protomartiri Turritani, Nando Nocco, per chiedere di non interrompere quel cammino di fede lungo 1700 anni che il giorno 3 maggio si ripete ogni anno come da secolare tradizione.
Ma che nell’attuale situazione legata alla emergenza del coronavirus rischia sicuramente di essere sospeso. «Un tragitto che inizia dalla basilica di San Gavino e si conclude alla chiesetta di san Gavino a mare – aggiunge – dove i nostri Santi furono ritrovati: sono certo che con le dovute precauzioni che l’attuale situazione comporterebbe, per la processione che certamente dovrebbe essere limitata alla sola presenza del clero e alle massime autorità municipali, l’antica cerimonia si possa e si debba fare. In questo periodo di grande sconforto morale, economico e sociale penso sia di grande conforto per la nostra città mantenere salda la tradizione di fede per potere ritornare tutti uniti nella rinascita nel nome dei nostri Santi Martiri». (g.m.)
Comincia così la lettera scritta da uno dei tanti devoti del Protomartiri Turritani, Nando Nocco, per chiedere di non interrompere quel cammino di fede lungo 1700 anni che il giorno 3 maggio si ripete ogni anno come da secolare tradizione.
Ma che nell’attuale situazione legata alla emergenza del coronavirus rischia sicuramente di essere sospeso. «Un tragitto che inizia dalla basilica di San Gavino e si conclude alla chiesetta di san Gavino a mare – aggiunge – dove i nostri Santi furono ritrovati: sono certo che con le dovute precauzioni che l’attuale situazione comporterebbe, per la processione che certamente dovrebbe essere limitata alla sola presenza del clero e alle massime autorità municipali, l’antica cerimonia si possa e si debba fare. In questo periodo di grande sconforto morale, economico e sociale penso sia di grande conforto per la nostra città mantenere salda la tradizione di fede per potere ritornare tutti uniti nella rinascita nel nome dei nostri Santi Martiri». (g.m.)