La Nuova Sardegna

CASTELSARDO. Gli imprenditori del settore alberghiero, dei bar e della ristorazione di Castelsardo, che ha aderito all’associazione Horeca, hanno consegnato simbolicamente le chiavi delle attività nelle mani del sindaco Antonio Capula come è avvenuto in tante città d’Italie. Il primo cittadino ha risposto con un altro gesto simbolico: lo spegnimento delle luci della fortezza dei Doria, nella serata del il primo maggio, per aderire alla protesta nazionale dell’associazione.

La consegna delle chiavi è avvenuta per mano del delegato Gianpaolo Tugulu, titolare dello storico ristorante “La Guardiola” che ha evidenziato come «l’associazione si pone l’obiettivo di concretizzare iniziative valide per la ripartenza».Tra le richieste più pressanti quella di ottenere procedure agili di accesso al credito, l’eliminazione, o la riduzione, del carico fiscale, la concessione di maggiori spazi all’esterno delle attività, anche in deroga a quanto previsto dai regolamenti locali, al fine di controbilanciare, almeno per il periodo estivo, i disagi conseguenti il necessario il distanziamento sociale. Si richiede inoltre l’individuazione di prescrizioni chiare per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro ed una costante attenzione da parte delle istituzioni, affinché la situazione pesi il meno possibile sulle attività e sulle famiglie. Il sindaco, a nome di tutta l’amministrazione, ha espressi vicinanza e grande tristezza per le sorti dell’intero comparto.

«Già dall’inizio dell’emergenza, si sta lavorando in maniera costante, cercando di garantire i servizi essenziali e sostenendo le richieste di aiuto economico e di sgravio - ha sottolineato Capula - sarà determinante il ruolo delle istituzioni, anche a livello locale, per dare risposte concrete agli operatori».

Donatella Sini