La Nuova Sardegna

Sassari

Poste, sciopero per chiedere sicurezza

Poste, sciopero per chiedere sicurezza

Proclamato per il 4 giugno dai sindacati di base: «Vogliamo test e sanificazioni»

19 maggio 2020
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SASSARI. Quando si allenta l’emergenza coronavirus che aveva costretto a chiudere molti sportelli, ecco che giovedì 4 giugno le Poste si fermano per uno sciopero nazionale indetto dai sindacati di base Cub,Cobas , Sicobas e Slg-Cub Poste per rivendicare sicurezza tra i lavoratori e nuove politiche aziendali.

I sindacati chiedono l'attuazione di tutte le misure necessarie alla tutela della sicurezza e della salute dei lavorator e i, in caso contrario pretendono la chiusura di tutte le attività di settore. «LAzienda si è mossa in netto ritardo nell’attuazione degli strumenti di sicurezza e nella fornitura dei dispositivi individuali, contrastando con scarsa efficacia la diffusione del Coronavirus che ha visto anche in questa categoria sia contagiati che deceduti».

Secondo i sindacati le Poste «non hanno effettuato, né effettuano, le pulizie igienizzanti quotidiane richieste, utilizzando tra l’altro lo stesso quantitativo di personale e di ore antecedente alla pandemia (e già insufficienti). . Non vengo no eseguite le sanificazioni con la dovuta periodicità, sia nei grandi centri di smistamento, nel recapito e negli uffici postali, quest’ultimi frequentati da migliaia di persone al giorno a cui non viene neppure misurata la temperatura corporea».

Le organizzazioni sindacali sollecitano inoltre, tra le misure necessarie «i tamponi, test sierologici, e l’uso strumentazione che rilevi, mappi e separi i lavoratori negativi da quelli contagiati, sia per spezzare la catena del contagio, che per concentrarsi e curare celermente i soggetti che hanno contratto il virus e impedire l'aggravio della malattia».

Per i sindcati di base inoltre occorre «a stabilizzazione di tutti i Ctd, l'abolizione dei “contratti” precari, e l'eliminazione dei “lavoretti mensili” che non danno alcuna prospettiva di vita che non sia mero sfruttamento nel senso più stretto della parola». Infine sollecitano il diritto al trasferimento per tutti i lavoratori che devono ricongiungersi alla propria famiglia.

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