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Sassari, imbrattati i convogli di Sirio

Sassari, imbrattati i convogli di Sirio

Verniciate pareti laterali e vetri, danni per migliaia di euro. Boeddu (Filt Cgil): «Attivare le telecamere» 

02 giugno 2020
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SASSARI. Nuovo assalto ai convogli della metro di superficie di Sassari che sono stati imbrattati con scritte sulle pareti laterali e sui vetri, ma anche nella parte frontale. I danni sono rilevanti. L’episodio è stato scoperto nella tarda serata di domenica. I tre vettori sono stati “verniciati” dai writers con disegni e scritte che non hanno risparmiato neppure qualche centimetro di carrozzeria e di parte vetrata.

Uno dei tre convogli della metro è quello che - dopo essere stato appena revisionato e messo praticamente a nuovo - ancora prima di uscire nuovamente in servizio dovrà essere interessato da un ulteriore intervento di pulizia e sanificazione per rimuovere la vernice.

Non è la prima volta che si verificano fatti del genere, e finora i danni sono stati davvero importanti. La preoccupazione manifestata a più riprese non ha prodotto risultati e i mezzi continuano a essere esposti agli attacchi esterni.

«Si deve intervenire in maniera decisa con strumenti tecnologici (in primo luogo le telecamere) e con presenze notturne di guardiania – afferma il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu –. Non è possibile continuare a subire azioni come quella di domenica sera. I mezzi non sono in sicurezza. Tutto questo deve cessare. Il fenomeno non va sottovalutato e non si tratta di semplici bravate».

L’esponente sindacale parla di atti gravissimi «che debbono essere perseguiti e condannati». E Boeddu fa riferimento a centinaia di migliaia di euro spesi per mettere a nuovo convogli appena riverniciati e revisionati e non ancora immessi in servizio siano poca cosa».

Risorse che dovrebbero essere utilizzate per migliorare il servizio di trasporto e che invece «vengono polverizzate e periodicamente buttate via per colpa di teppisti che si divertono a danneggiare i mezzi pubblici».

La proposta avanzata dal segretario generale della Filt Cgil è di facile attuazione: «Nel giro di poche settimane si devono creare le condizioni per coprire tutte le aree dell’Arst dei vari depositi e sedi principali Arst, ivi comprese le aree dei capolinea con telecamere che - con controllo remoto in tempo reale - possano consentire un immediato intervento in caso di presenze sospette, sopratutto nelle ore in cui non ci sono servizi di linea. Non più tardi di ieri, la Nuova Sardegna ha reso pubblica la situazione di degrado in cui versa il capolinea provvisorio appena inaugurato di via Padre Zirano».

E tra le proposte di “tutela”, Boeddu avanza anche quella dii “pellicolare” i convogli così come sui treni del gruppo delle Ferrovie dello Stato. In questa maniera, qualora si dovesse ugualmente intervenire dopo l’atto vandalico, sarebbe in ogni caso più semplice rimuovere la vernice e si eviterebbe di riverniciare ex novo il materiale rotabile con notevole risparmio di risorse». (g.b.)

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