La Nuova Sardegna

Sassari

Una Turris Libisonis da scoprire

di Emanuele Fancellu
Una Turris Libisonis da scoprire

Lo scavo in via Ponte Romano mette in luce resti tardo imperiali e alto medievali

21 giugno 2020
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PORTO TORRES. È una di quelle indagini che piacciono tanto agli archeologi, caratterizzate da sovrapposizioni di fasi temporali e riutilizzo di elementi. Un puzzle da ricomporre nel tempo, col lavoro.

L’esplorazione di via Ponte Romano nel tratto prospiciente il palazzo della Soprintendenza Abap è condotta sul campo dall'impresa specializzata “Luciano Sini srl” sotto la direzione scientifica del funzionario di zona della Soprintendenza Nadia Canu, con responsabile archeologo Antonella Pandolfi e archeologo-addetto ai rilievi Vincenzo Nubile. Propedeutica ai lavori di posa dei cavi della rete del gas, sta regalando importanti elementi utili a ricostruire la storia di Turris Libisonis.

L’indagine ha messo in luce un contesto strutturale riconducibile ad una fase tardo-imperiale/alto medievale. Ruba l’occhio una breve porzione di un muro perimetrale esterno realizzato con la tecnica del cosiddetto opus africanum, con residui di muri di partizioni interne che definiscono la presenza di almeno due, forse tre vani con sviluppo planimetrico che si protende verso la linea di costa.

L’indagine si è concentrata in un primo ambiente dove si è portato in luce un crollo, una fase d’incendio con deposito di materiale modificatosi strutturalmente per la persistenza del calore del fuoco ed un’alta concentrazione di ceramica da fuoco e tutto il sistema di copertura con tegole e coppi. Tutto depositato su un piano d'uso assai regolare con la superficie in declivio verso la linea di costa.

Nel vano attiguo si va scavando una fase di crollo con presenza di elementi strutturali, di grandi blocchi quadrangolari riconducibili ad una fase imperiale redatta in opera quadrata con grandi blocchi di calcare con ancora l'intonaco in situ.

Nella fase strutturale più tarda è stato riutilizzato materiale di recupero quasi sicuramente spogliato dall’edificio più antico, tra cui porzioni di mosaico riusate come rinzaffature. Solo il proseguo dello scavo potrà dire se nel sottosuolo si troveranno resti di un edificio importante costruito con tecniche esecutive e materiale di pregio.

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