Riaperta la strada del Logudoro
Ploaghe, finiti i disagi: da mesi un tratto era chiuso a causa di una serie di frane
06 luglio 2020
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PLOAGHE. È stato riaperto nei giorni scorsi il tratto della statale 597, la cosiddetta “Strada del Logudoro”, che era chiuso da circa sei mesi a causa delle frane che lo avevano reso inutilizzabile. Una situazione di emergenza temporanea che si era trasformata però in una chiusura ad oltranza e che stava creando non pochi disagi agli automobilisti e alle attività commerciali e agricole che operano lungo strada.
Si era cercato subito di correre ai ripari reperendo un finanziamento regionale di 450mila euro ed affidando i lavori ad una ditta specializzata. Purtroppo l’emergenza dovuta al Covid-19 ha allungato i tempi di esecuzione dell’opera, ma nei giorni scorsi l’impresa ha consegnato definitivamente i lavori.
Grande soddisfazione ha espresso il consigliere regionale Gian Filippo Sechi, ploaghese, che aveva seguito da vicino tutto l’iter. «Avevo assunto un impegno preciso al momento della presentazione di un’interrogazione urgente all’assessore ai Lavori Pubblici – spiega Sechi –, impegno che posso dire è stato mantenuto e di questo ringrazio sia Anas che l’assessore. In poco più di un mese la ditta a cui sono stati affidati i lavori ha infatti completato la prima parte di interventi consentendo la riapertura del tratto di strada interdetto al traffico».
Il consigliere regionale aveva raccolto le giuste lamentele degli abitanti della zona, costretti ad allungare di diversi chilometri il loro tragitto quotidiano, ma anche dei titolari di attività commerciali nel settore della ristorazione che si trovano proprio su quella strada. L’emergenza Covid 19, unita all’aggravio dei costi per effettuare l’intervento emerso nel corso delle verifiche successive all’evento franoso, avevano fatto slittare l’avvio dei lavori.
«Come consigliere regionale di questo territorio – conclude Sechi – voglio evidenziare quanto sia utile e positivo essere riusciti ad ottenere il risultato e l’obiettivo che ci eravamo posti. Ora l’auspicio è che si riesca ad ottenere risultati analoghi anche per altre problematiche che riguardano le strade del nostro territorio, come la provinciale Ploaghe-Osilo, per la quale abbiamo chiesto che si proceda in tempi brevi al suo completamento, atteso oramai da troppi anni».
Mauro Tedde
Si era cercato subito di correre ai ripari reperendo un finanziamento regionale di 450mila euro ed affidando i lavori ad una ditta specializzata. Purtroppo l’emergenza dovuta al Covid-19 ha allungato i tempi di esecuzione dell’opera, ma nei giorni scorsi l’impresa ha consegnato definitivamente i lavori.
Grande soddisfazione ha espresso il consigliere regionale Gian Filippo Sechi, ploaghese, che aveva seguito da vicino tutto l’iter. «Avevo assunto un impegno preciso al momento della presentazione di un’interrogazione urgente all’assessore ai Lavori Pubblici – spiega Sechi –, impegno che posso dire è stato mantenuto e di questo ringrazio sia Anas che l’assessore. In poco più di un mese la ditta a cui sono stati affidati i lavori ha infatti completato la prima parte di interventi consentendo la riapertura del tratto di strada interdetto al traffico».
Il consigliere regionale aveva raccolto le giuste lamentele degli abitanti della zona, costretti ad allungare di diversi chilometri il loro tragitto quotidiano, ma anche dei titolari di attività commerciali nel settore della ristorazione che si trovano proprio su quella strada. L’emergenza Covid 19, unita all’aggravio dei costi per effettuare l’intervento emerso nel corso delle verifiche successive all’evento franoso, avevano fatto slittare l’avvio dei lavori.
«Come consigliere regionale di questo territorio – conclude Sechi – voglio evidenziare quanto sia utile e positivo essere riusciti ad ottenere il risultato e l’obiettivo che ci eravamo posti. Ora l’auspicio è che si riesca ad ottenere risultati analoghi anche per altre problematiche che riguardano le strade del nostro territorio, come la provinciale Ploaghe-Osilo, per la quale abbiamo chiesto che si proceda in tempi brevi al suo completamento, atteso oramai da troppi anni».
Mauro Tedde
