La Nuova Sardegna

Sassari

Prove di albergo diffuso all’Asinara

Prove di albergo diffuso all’Asinara

Il Parco consegna alla Conservatoria delle coste alcuni immobili a Cala d’Oliva

15 luglio 2020
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PORTO TORRES. La grande intesa nata in questi mesi tra la Conservatoria delle coste e il Parco nazionale dell’Asinara ha permesso di definire alcune strategie comuni sulla gestione del patrimonio edilizio e su temi chiave come la gestione dell’acqua e la manutenzione delle strade.

In un’ottica di reciproca collaborazione, infatti, l’Ente Parco ha riconsegnato nei giorni scorsi alla Regione alcuni immobili gestiti sino ad oggi a Cala d’Oliva: in particolare la struttura più prestigiosa, la casa dell’ex direttore del carcere che diventerà una sede di rappresentanza della Conservatoria, e altri due edifici destinati al progetto più generale di una residenzialità diffusa che trova una legittimità anche nel piano particolareggiato recentemente approvato dal consiglio comunale di Porto Torres.

«Da qualche giorno sono entrati in azione i muratori nel borgo di Cala d’Oliva – conferma il direttore dell’Agenzia regionale Giovanni Pietro Sanna – per iniziare i lavori in quattro immobili che presentano delle criticità strutturali: l’obiettivo è quello di prepararci in prospettiva della realtà dell’albergo diffuso ed evitare che durante la stagione invernale non ci siano più infiltrazioni o altri danni».

Gli altri edifici dove stanno intervenendo gli operai di una azienda locale, sono la vecchia foresteria, l’ex casa del cappellano e la sede delle università degli studi. La Regione ha in programma anche una presenza costante all’interno dell’isola dell’Asinara, sia con un presidio della Conservatoria sia attraverso la presenza dell’Agenzia Forestas e del Corpo forestale di vigilanza ambientale che con il coordinamento territoriale per l’ambiente, già collabora con l’Ente Parco per tutte le azioni di sorveglianza e sensibilizzazione ambientale. «Il presidente della Regione ha disposto che la Conservatoria abbia a disposizione una squadra operativa di Forestas sull’isola parco – conclude il direttore Sanna –, inizialmente di dieci persone per ripulire i cimiteri e i beni monumentali che rappresentano un patrimonio culturale e storico molto importante per l’Asinara». (g.m.)

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