Lu Bagnu, niente prima allo Scientifico
Per la prima volta in 45 anni il liceo non ha il numero minimo di studenti iscritti
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CASTELSARDO . Dopo quarantacinque anni, per la prima volta, nell’anno scolastico 2020/21, non ci sarà la classe prima del Liceo Scientifico a Lu Bagnu, per mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti. La storica scuola si trova così senza la classe prima, ad indirizzo scientifico, costringendo gli studenti a iscriversi in una scuola superiore del capoluogo. Una perdita grave sia per il comune che per il territorio circostante. Resta l’amarezza per una scuola che è andata sempre in crescendo, portata avanti con successo da un team collaudato di docenti di ruolo. Numerosi sono i progetti realizzati dalla scuola che hanno visto i ragazzi impegnati con successo in attività sportive, laboratoriali, olimpiadi di matematica, corsi di scrittura e incontri con scrittori di fama internazionale, stage linguistici all’estero, simulazioni del Parlamento Europeo in Polonia, Sassari e Nuoro. Di interesse, anche i progetti relativi all’informatica, alla robotica ed alle certificazioni internazionali di livello per le lingue straniere, tutte prospettive irraggiungibili per i ragazzi del 2006 che non possono iscriversi a Lu Bagnu.
«Abbiamo inutilmente contattato il Dipartimento scolastico regionale – spiega l'assessora all’Istruzione Raffaella Posadino – nei giorni scorsi il direttore del dipartimento, Feliziani, ha ribadito che è necessario avere almeno 20 alunni, derogabile a 12-15 a seconda delle realtà scolatiche». Inutile la corsa al convincimento di altri studenti, ne è stata presa in considerazione l'emergenza Covid. Nell'istituto di Lu Bagnu, il distanziamento sociale è infatti attuabile meglio che in altri plessi. «Siamo dispiaciuti – conclude il sindaco Antonio Capula – i ragazzi non sono numeri. Si sta trascurando il fattore sociale ed anche economico per le famiglie e, non meno importante, l' aggravio di spesa sulla comunità e sull'ambiente. È incredibile, per usare un eufemismo, la logica adottata» .
Donatella Sini
«Abbiamo inutilmente contattato il Dipartimento scolastico regionale – spiega l'assessora all’Istruzione Raffaella Posadino – nei giorni scorsi il direttore del dipartimento, Feliziani, ha ribadito che è necessario avere almeno 20 alunni, derogabile a 12-15 a seconda delle realtà scolatiche». Inutile la corsa al convincimento di altri studenti, ne è stata presa in considerazione l'emergenza Covid. Nell'istituto di Lu Bagnu, il distanziamento sociale è infatti attuabile meglio che in altri plessi. «Siamo dispiaciuti – conclude il sindaco Antonio Capula – i ragazzi non sono numeri. Si sta trascurando il fattore sociale ed anche economico per le famiglie e, non meno importante, l' aggravio di spesa sulla comunità e sull'ambiente. È incredibile, per usare un eufemismo, la logica adottata» .
Donatella Sini