La Nuova Sardegna

Sassari

Mascherine e distanze, il Comune rilancia

Mascherine e distanze, il Comune rilancia

Nella nuova ordinanza del sindaco Campus il monito ai gestori: multe salate per gli assembramenti

30 luglio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Gestori di locali (pubblici e privati) e fedeli che partecipano a processioni religiose. È indirizzata principalmente a queste due categorie la nuova ordinanza della sindaco Nanni Campus entrata in vigore da ieri e pensata - molto probabilmente - per quello che potrebbe succedere in città tra due settimane, quando Sassari dovrà in qualche modo sciogliere il voto alla Madonna dell’Assunta.

Gli irriducibili del pranzo del 14 e della “birretta” in piazza Tola si stanno già organizzando. Le trattorie del centro stanno iniziando a prendere le prenotazioni per le tavolate di chi non vorrà comunque rinunciare alla giornata di festa. Ci saranno però delle regole da rispettare, e a rischiare di più saranno i gestori dei locali.

Con la nuova ordinanza il sindaco avverte che «sono confermate le prescrizioni che impongono l’utilizzo delle mascherine proiettive anche in spazia all’aperto, laddove non sia possibile assicurare il distanziamento interpersonale di almeno un metro».

Per quanto riguarda le processioni il primo cittadino ha scritto nell’ordinanza che rimane «l’obbligo per i partecipanti di rispettare il distanziamento previsto, la costante igienizzazione delle mani e tutte le altre misure precauzionali. I gestori i di pubblici esercizi e di locali di pubblico spettacolo – si legge ancora nell’ordinanza – dovranno assicurare il rispetto delle prescrizioni anche da parte delle persone che sostano nell’area prospiciente il locale e risponderanno solidalmente delle condotte trasgressive imputabili alle sopra citate persone. Nelle discoteche e nei locali assimilabili gli intrattenimenti – si legge ancora nell’ordinanza – sono ammessi esclusivamente all’aperto e il distanziamento tra gli utenti che accedono alla pista da ballo dovrà essere di almeno due metri».

In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative