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Sassari

Quattro corsie Sassari-Alghero: «Un modello-Genova per accelerare i tempi»

di Giovanni Bua
Quattro corsie Sassari-Alghero: «Un modello-Genova per accelerare i tempi»

Il sottosegretario Mario Turco: caduti i vincoli ora serve un percorso giuridico. Lunedì il primo appuntamento con la ministra dei Trasporti Paola De Micheli

31 luglio 2020
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SASSARI. Cantieri aperti entro un anno. È questo il sogno che corre veloce sulla Sassari-Alghero. Dopo che si è concluso l’incubo che bloccava i lavori degli ultimi due lotti, con il Consiglio dei ministri che l’altra notte ha ribaltato il parere negativo della commissione Via, dando il via libera al progetto degli ultimi quattro chilometri della 4 corsie. Il modo ci sarebbe, un commissariamento “modello Genova”, che taglierebbe almeno di un terzo l’ultima parte della corsa: progettazione esecutiva degli ultimi due lotti da parte dell’Anas, bando e assegnazione. E, smaltita la sbornia per la buona notizia, in molti (a iniziare dalla Regione) iniziano a chiedere al governo di non alzare il piede dall’acceleratore.

La palla è in mano alla ministra delle Infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, che ha il compito di tracciare “il percorso giuridico” che porterà all’affidamento dei lavori. E lo farà nei prossimi giorni, come assicura il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Mario Turco, che ieri pomeriggio si è collegato in videoconferenza con il commissario della Provincia Pietrino Fois (che si è fatto carico di sollevare la questione con la Presidenza del Consiglio dei ministri), il consigliere per il Sud, Gerardo Capozza e i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei lavoratori del nord della Sardegna.

«Lunedì – ha spiegato Turco – inizieremo il lavoro. Perché ora che i vincoli sono caduti bisogna accelerare la costruzione di questo ultimo miglio, di un’arteria vitale per il nord Sardegna, per i residenti, i turisti, l’economia. Siamo felici per aver risolto uno dei problemi della lista di priorità che ci avete rappresentato, ma nono abbiamo intenzione di fermarci qui». Il riferimento è alla Zes, la Zona economica speciale: «Convocheremo la prossima settimana un tavolo che risolva il contrasto nato tra il ministero dell'Economia e la Regione. Da parte mia c’è la massima disponibilità a svolgere di nuovo un ruolo di sintesi. Così come per quanto riguarda i fondi destinati all’area di crisi complessa. È imminente la firma da parte del ministero dello Sviluppo Economico che renderà disponibili subito i primi 22 milioni». «Questo è anche merito della vostra tenacia nell’aver rappresentato con chiarezza i problemi» ha sottolineato Gerardo Capozza. «Per noi è tornato Natale – ha chiuso Pietrino Fois –. Oltre che voi ringraziamo il premier Conte per aver inserito la pratica all’ordine del giorno, il ministro De Micheli per la sua tenacia, tutti i protagonisti di risposte che sono arrivate dopo anni di attesa». Il plauso è unanime: «Il problema era a Roma e a Roma è stato risolto. Ha vinto la tenacia e la voglia di dare una risposta concreta ai miei concittadini», spiega la deputata del M5s, Paola Deiana. «Sarà un’infrastruttura moderna ed essenziale per la mobilità dei sardi e per lo sviluppo del turismo. E sosterrà una rapida ripresa dei territori», è il commento del sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi. «Sulla vicenda della 4 corsie, che ci ha spinti a ricorrere al Tar, ha prevalso il buon senso. Dobbiamo portare a compimento una delle principali arterie dell’isola» ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas. «Un atto che permette ai sardi il perseguimento del diritto alla mobilità e rappresenta una occasione di sviluppo», ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. «Facciamo un nuovo passo in avanti per colmare quel gap infrastrutturale che ci separa dal resto del Paese», aggiunge l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Roberto Frongia. «Siamo grati a quanti hanno lavorato senza clamori o manifestazioni di piazza, supportando le richieste dei sindaci della Rete Metropolitana e della Provincia. C’è ora una reale prospettiva di cambiamento», ha spiegato il sindaco di Alghero Mario Conoci. «A una Commissione Via che ha espresso parere tecnico negativo,s i poteva sostituire solo la Presidenza del Consiglio dei ministri, ribadendo che se il Ppr vieta nuove strade a 4 corsie in fascia costiera, nessuno poteva affermare che i pochi chilometri della quattro corsie fosse una nuova strada» ha chiuso l’ex sindaco Mario Bruno.



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