SASSARI. Alcuni hanno già pagato – e altri pagheranno a breve – mille euro a testa (più le spese processuali) per aver diffuso attraverso la messaggistica di WhatsApp e Telegram le copie in formato Pdf della Nuova Sardegna. Tre, invece, andranno a dibattimento. Ieri mattina, davanti al giudice Salvatore Marinaro, sono comparsi i dodici imputati accusati di aver violato l’articolo 171 della legge sul diritto d’autore.
Una sola copia del giornale bastava per raggiungere in pochissimi istanti migliaia di lettori. Senza spendere un centesimo – e senza rispettare il lavoro dei giornalisti – gli imputati mettevano a disposizione di un bacino illimitato e indefinibile di utenti i contenuti del quotidiano. Per questo la Procura di Sassari – cui si erano rivolti gli editori della Db Information tutelati dall’avvocato Sebastiano Chironi – lo scorso dicembre ha emesso il decreto di citazione diretta a giudizio.