La Nuova Sardegna

Sassari

Dodici pescherecci ripuliranno il mare dai rifiuti

Dodici pescherecci ripuliranno il mare dai rifiuti

Al via l’operazione promossa dal Parco dell’Asinara nell’ambito del progetto europeo Clean Sea Life

28 ottobre 2020
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PORTO TORRES. Ieri mattina il direttore dell’Ente Parco Vittorio Gazale, alla presenza del comandante della Capitaneria di porto Gianluca Oliveti, ha consegnato tutto il vestiario agli armatori e agli equipaggi dei pescherecci che si occuperanno della pesca dei rifiuti in mare.

L’iniziativa è organizzata dal Parco nazionale dell’Asinara nell’ambito del progetto europeo Clean Sea Life, per promuovere le attività di pulizia dei fondali, e sono dodici i pescherecci che sbarcheranno per tutta la settimana i rifiuti imbrigliati nelle reti. A smaltirli penserà l’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna con la collaborazione del Comune, della Capitaneria di porto e con il sostegno del programma Life della Commissione europea.

Nella passata edizione di “A pesca di Rifiuti” ciascun peschereccio di Porto Torres sbarcò in media 16 chilogrammi di spazzatura marina. Una attività che – in assenza di un iter condiviso e una filiera che ne assicuri lo smaltimento al di fuori di queste iniziative sperimentali – ancora oggi è fuori legge. Così tutti i giorni bidoni, bottiglie, reti abbandonate e sacchi di plastica che finiscono nelle reti, vengono riportati a galla e poi ributtati in mare.

«Da Porto Torres è partita una piccola rivoluzione di buonsenso – spiegano la coordinatrice del progetto, Eleonora De Sabata, e il direttore Gazale –, che con la sperimentazione Clean Sea Life ha toccato San Benedetto del Tronto, Rimini e Manfredonia ed è infine approdata in Parlamento. Coinvolgendo 100 pescherecci – aggiungono –, la flotta più numerosa mai impegnata in questa attività, è stato identificato un modello virtuoso di gestione condiviso prima con la Camera dei deputati e ora in Senato. Ci auguriamo che il disegno di legge Salva Mare possa ora essere approvato e implementato al più presto, consentendo a tutti i pescatori d’Italia di ripulire i fondali del nostro mare».

Il progetto europeo Clean Sea Life si avvia a conclusione dopo quattro anni di intensa attività, per la quale è stato riconosciuto come ‘flagship project’ del programma Life, contribuendo anche al bando delle microplastiche nei cosmetici in Italia, e meritandosi la citazione dal ministero dell’Ambiente quale Best Practice nel “G7 Plastics Workshop” del 2017. (g.m.)



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