La Nuova Sardegna

Sassari

“Sballo postale”, la droga nelle lettere

di Gianni Bazzoni
“Sballo postale”, la droga nelle lettere

Dogana e Finanza hanno intercettato plichi partiti dall’Olanda: 93 le spedizioni dirette nel Sassarese e in Sardegna

30 novembre 2020
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SASSARI. Lo “sballo postale”, la droga nascosta nella corrispondenza, dentro i bigliettini di auguri, incollata alle cartoline o nelle pagine dei libri, nei francobolli e perfino nelle confezioni dei cerotti. Il nuovo viaggio degli stupefacenti che comincia soprattutto in Olanda aveva come destinazione anche Sassari e la Sardegna dopo un passaggio a Milano Linate.

La scoperta è stata fatta dai funzionari dell’Agenzia Dogane Monopoli di Milano 3 e dai militari della Guardia di finanza del gruppo dell’aeroporto di Linate che hanno intercettato durante l’attività di controllo diversi tipi di stupefacenti. Tutti i pacchi - spedici prevalentemente dall’Olanda - erano destonati a persone fisiche residenti nelle regioni della penisola. I plichi destinati alla Sardegna intercettati dai finanzieri sono stati poco meno di 100 nel corso di un anno, a partire dal novembre 2019.

Un anno di attività ininterrotta, una sinergia operativa che ha permesso di sequestrare complessivamente - a livello nazionale - 50 chili di droga, tutti transitati in un solo canale di spedizione. Il quantitativo rilevante, infatti, è stato scoperto grazie al controllo quotidiano dell’autotreno proveniente dai Paesi Bassi e il monitoraggio ha portato alla scoperta di quasi 15 chili di anfetamina e 4 di metanfetamina (allo stato solido e liquido), 2 chili tra eroina e cocaina, 15 chili tra hashish e marijuana, oltre 10mila francobolli di Lsd e 10 chili di funghi allucinogeni. E soprattutto 600 grammi di Ghb (la droga liquida comunemente detta “dello sturo”, che solo con alcune gocce è in grado di inibire la capacità di intendere e volere dell’assuntore).

Dalle indagini finora è trapelato che la droga veniva ordinata via web e transitava ogni giorno dentro buste che non avevano l’indicazione del mittente in mezzo a migliaia di lettere di corrispondenza in attesa di smistamento presso il centro postale di Milano Linate.

Secondo le informazioni acquisite dagli investigatori della Guardia di finanza, il quadro che emerge è allarmante. Specie in riferimento alla vastissima domanda di sostanze da sballo da parte di destinatari che poi a loro volta gestivano un fiorente mercato dello spaccio. L’attività - stando alle valutazioni degli inquirenti - non si sarebbe mai fermata nonostante i primi sequestri ed è proseguita per un anno intero senza mai subire particolari rallentamenti.

Un fenomeno che ora viene studiato con attenzione: il canale degli stupefacenti inviati per posta sarebbe stato scelto perchè ritenuto più sicuro e meno sospetto da parte dei venditori di droga e degli stessi clienti. Le indagini proseguono con una serie di approfondimenti specifici - anche nel Sassarese e in Sardegna - da parte degli investigatori della Guardia di finanza.

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