La sicurezza e la forza di un gruppo
Il tifo per la sua compagna-campionessa: «Sanda tra le più forti al mondo»
27 dicembre 2020
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SASSARI. Un tuffo di profondità, quel salto veloce di andata e ritorno in fondo al mare non nasce mai dal niente. Dietro c’è un lavro di preparazione, uno staff affidabile, amicizia, condivisione, rispetto e ricerca della sicurezza. Sempre. Alessandro Masala per questo, anche in occasione del tuffo a -111, ha voluto ringraziare le persone che hanno garantito con la loro professionalità la sua sicurezza e hanno reso possibile l’impresa. «Grazie a Tino Zappalà e Dunia Quintero Rosquette, ad Andrea Zuccari e Alice Cattaneo, a tutto lo staff del Freedivingworld, a C4 carbon e Marco Ciceri per il supporto tecnico e per avermi dato il prototipo di maschera che indosso (è davvero una bomba). E anche a Enrico Biavati per avermi fatto la più bella muta di sempre».
Un pensiero particolare Ale Masala l’ha dedicato alla sua compagna, «la bellissima campionessa Sanda Delija che mi aiuta e mi stimola a migliorare sempre». Piena condivisione, stessa passione per il mare e per le imprese di profondità: Sanda ha da poco vinto una gara staccando lo scontrino degli 80 metri dopo una straordinaria discesa. É fantastica – ha detto Alessandro Masala – è stata classificata al secondo posto nel ranking mondiale 2020».
Il “no limits” è meno impegnativa dal punto di vista fisico dalle altre discipline, ma la sua difficoltá sta nel fatto che si scende molto veloce: «Devi essere perfetto con la compensazione delle orecchie e anche molto rilassato per non subire uno schiacciamento polmonare, perché basta una piccola contrazione addominale o toracica per farsi molto male. Una cosa che rende tutto più difficile è fare il tuffo con la maschera proprio perché è molto difficile da compensare in profondità e infatti il numero di persone che sono arrivati a questa quota in Italia con la maschera si riduce molto, appena tre persone». (g.b.)
Un pensiero particolare Ale Masala l’ha dedicato alla sua compagna, «la bellissima campionessa Sanda Delija che mi aiuta e mi stimola a migliorare sempre». Piena condivisione, stessa passione per il mare e per le imprese di profondità: Sanda ha da poco vinto una gara staccando lo scontrino degli 80 metri dopo una straordinaria discesa. É fantastica – ha detto Alessandro Masala – è stata classificata al secondo posto nel ranking mondiale 2020».
Il “no limits” è meno impegnativa dal punto di vista fisico dalle altre discipline, ma la sua difficoltá sta nel fatto che si scende molto veloce: «Devi essere perfetto con la compensazione delle orecchie e anche molto rilassato per non subire uno schiacciamento polmonare, perché basta una piccola contrazione addominale o toracica per farsi molto male. Una cosa che rende tutto più difficile è fare il tuffo con la maschera proprio perché è molto difficile da compensare in profondità e infatti il numero di persone che sono arrivati a questa quota in Italia con la maschera si riduce molto, appena tre persone». (g.b.)