La Nuova Sardegna

Sassari

Festa del Voto per pochi intimi

Festa del Voto per pochi intimi

Stasera il rientro del simulacro della Madonna delle Grazie: celebrazione all’aperto con 250 persone

30 maggio 2021
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SASSARI. Un viaggio veloce al quale i sassaresi non vogliono abituarsi. Per il secondo anno consecutivo la città ha dovuto rinunciare a uno dei suoi più sentiti appuntamenti di popolo, la Festa del Voto che ogni anno rafforza la devozione verso la Madonna delle Grazie. Le celebrazioni religiose restano intatte ma, per quanto la situazione sanitaria generale, in città in particolare, sia in netto miglioramento e induca a pensieri ottimistici, non è ancora il momento di dare il via libera ai bagno di folla. Concetto che inevitabilmente si trascinerà fino ai Candelieri, nel frattempo ieri pomeriggio si è celebrata la prima parte della festa religiosa col simulacro della Madonna delle Grazie che dal santuario di San Pietro in Silki, dopo la celebrazione della messa, è stato traslato a bordo di un automezzo della polizia locale fino al Duomo.

Un percorso veloce, appunto, con l’obiettivo di evitare che troppa gente seguisse la statua accalcandosi ai bordi delle strade. Ad accogliere il simulacro in piazza Duomo qualche decina di fedeli, poi la Madonnina è entrata nella chiesa dove è stata celebrata un’altra messa, anche questa, come la prima, in ottemperanza del protocollo Cei. Oggi la festa vera e propria che rispetto allo scorso anno, quando venne celebrata quasi in concomitanza con l’uscita dal tunnel del durissimo lockdown, avrà delle concessioni anche se per una platea ristretta. Il programma della giornata prevede la celebrazione di tre messe (alle 8, 9,30 e 11) al Duomo, con presenze contingentate in base al protocollo Cei. Celebrazioni anche nel pomeriggio col rosario delle 16, il pontificale delle 17 e alle 18,30 la partenza del simulacro verso il santuario di San Pietro in Silki a bordo questa volta di un automezzo dei Vigili del fuoco. Il viaggio, è specificato, non sarà in forma pubblica e non è prevista alcuna processione, tanto che il percorso è stato tenuto nascosto. Resta ferma la benedizione degli ammalati prevista agli ingressi dei tre ospedali compresi entro il percorso: e cioè il Policlinico Sassarese, il Santissima Annunziata e le Cliniche universitarie.

L’arrivo è previsto per l 19 e, a differenza appunto del 2020, quest’anno il momento conclusivo con l’arcivescovo Gian Franco Saba e il sindaco Nanni Campus, sarà celebrato all’aperto alla presenza di una rappresentanza della società civile e del mondo ecclesiastico limitata a 250 partecipanti, tutti muniti di pass preventivo.

Uno spiraglio di normalità, quindi, che nella presentazione monsignor Saba ha motivato dicendo che «si respira già un clima forte di speranza e fiducia e la festa sarà l’occasione per rinnovare la nostra fede verso il Signore e verso l’intercessione della Madonna». Il sindaco Nanni Campus, che ha sempre elogiato il comportamento dei sassaresi durante la pandemia, ha voluto ribadire l’obbligo di rispettare il protocollo della Cei per gli eventi di questo tipo aggiungendo poi di essere comunque sicuro «che quelli che potrebbero apparire assembramenti saranno invece famiglie che insieme vogliono onorare insieme la nostra Madonnina». (r.cr.)

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