La Nuova Sardegna

Sassari

«Ordigni potenzialmente molto pericolosi»

«Ordigni potenzialmente molto pericolosi»

“Arcadia”, sentiti gli artificieri sui falliti attentati del 2002 a Nuoro contro Confindustria e Prefettura

19 ottobre 2021
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SASSARI. Gli attentati del 2002 – falliti perché gli ordigni non esplosero – alle sedi dell’Associazione industriali e della prefettura di Nuoro sono stati al centro del processo che si è celebrato ieri mattina davanti alla corte d’assise di Sassari, presieduta da Massimo Zaniboni.

Sono 17 gli imputati del processo “Arcadia” (ieri è stata emessa una sentenza di non doversi procedere nei confronti di Massimiliano Nappi – deceduto alcuni giorni fa – “per morte del reo”) accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico.

L’inchiesta era legata a una serie di attentati terroristici compiuti in Sardegna tra il 2002 e il 2004, rivendicati dalle sigle Oir e Npc, e sfociata nel 2006 con un’ondata di arresti e all’inizio di un lunghissimo processo, tuttora in corso (sono 600 i testimoni citati).

Ieri hanno deposto alcuni poliziotti della Scientifica e artificieri che intervennero sui luoghi dei falliti attentati. In particolare i testi si sono soffermati sulla tipologia dell’esplosivo che, in caso di deflagrazione, avrebbe potuto provocare danni rilevanti.

Tra gli episodi contestati agli imputati figurano l’attentato alla sede dell’Associazione industriali di Nuoro che fallì soltanto perché gli attentatori sarebbero stati disturbati dalle guardie giurate della vigilanza mentre stavano accendendo la miccia a lenta combustione collegata a un tubo in pvc imbottito con oltre mezzo chilo di gelatina.

Quello simbolico contro il muro esterno della prefettura, invece, non funzionò perché la miccia utilizzata era in pessimo stato di conservazione e si spense pochi secondi dopo l’accensione non riuscendo quindi a far esplodere il tubo in ferro, imbottito di bulloni e pezzi di ferro, insieme a circa 300 grammi di gelatina.

Prossima udienza, con nuovi testi, il 23 novembre. (na.co.)



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