Le sei “azioni” per ridare vita alla città murata
Il vasto programma di investimento territoriale integrato Iti Sassari Storica, che dispone di circa 15 milioni di euro, si compone di sei azioni tematiche su scala urbana per contrastare la...
18 gennaio 2022
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Il vasto programma di investimento territoriale integrato Iti Sassari Storica, che dispone di circa 15 milioni di euro, si compone di sei azioni tematiche su scala urbana per contrastare la marginalità di certi quartieri e, nello specifico, ridare vita alla città murata del centro storico.
Le sei azioni comprendono la promozione dell’innovazione sociale con iniziative per prevenire il disagio e sostenere l’autonomia e l’inclusione. E ancora la rigenerazione sostenibile del vecchio mercato civico, la valorizzazione della tradizione dei Candelieri per la qualificazione della parte bassa del centro di Sassari. Poi riqualificazione e valorizzazione della valle del Rosello a servizio del quartiere di San Donato, l’attivarsi in fatto di cultura d’impresa e inclusione attiva e il processo partecipativo.
Un progetto complesso, che da anni sta cercando di “mettere a terra” le sue azioni tematiche. Start up innovative, “azioni sociali” come baby sitter di prossimità, portieri di comunità, mamme e infermieri di quartiere. E ora il tentativo di attirare imprese già strutturate e convincerle ad alzare le loro serrande nelle vie della parte bassa del centro, per aiutare a ridargli vita e speranza. Un tentativo purtroppo andato a vuoto.
Le sei azioni comprendono la promozione dell’innovazione sociale con iniziative per prevenire il disagio e sostenere l’autonomia e l’inclusione. E ancora la rigenerazione sostenibile del vecchio mercato civico, la valorizzazione della tradizione dei Candelieri per la qualificazione della parte bassa del centro di Sassari. Poi riqualificazione e valorizzazione della valle del Rosello a servizio del quartiere di San Donato, l’attivarsi in fatto di cultura d’impresa e inclusione attiva e il processo partecipativo.
Un progetto complesso, che da anni sta cercando di “mettere a terra” le sue azioni tematiche. Start up innovative, “azioni sociali” come baby sitter di prossimità, portieri di comunità, mamme e infermieri di quartiere. E ora il tentativo di attirare imprese già strutturate e convincerle ad alzare le loro serrande nelle vie della parte bassa del centro, per aiutare a ridargli vita e speranza. Un tentativo purtroppo andato a vuoto.