La Nuova Sardegna

Sassari

In carcere dopo la lite con la pistola

di Luca Fiori
In carcere dopo la lite con la pistola

Franco Raggiu, sassarese di 55 anni, avrebbe minacciato con l’arma un conoscente che poi lo aveva malmenato

20 gennaio 2022
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SASSARI. La lite a pochi passi dal circolo privato nel quartiere di Monte Rosello, due sabati fa era finita con una violenta scazzottata e una pistola mostrata minacciosamente in mezzo alla strada da uno dei due contendenti.

Franco Raggiu, pescatore sassarese di 55 anni, aveva avuto la peggio ed era finito in ospedale per le fratture al volto riportate durante la colluttazione con un conoscente con cui c’erano delle vecchie ruggini, Giuliano Salaris di 39 anni. Quando poco prima dell’ora di cena erano arrivati i carabinieri all’angolo tra via Carducci e via Pietro Micca dell’arma era stato recuperato però solo il caricatore, ma qualcuno aveva raccontato agli inquirenti di aver visto una pistola. Ieri mattina, dopo dieci giorni di indagini, per Raggiu sono scattate le manette con l’accusa di tentato omicidio e detenzione illegale di arma da sparo.

Sono stati gli investigatori della sezione operativa dei carabinieri a far scattare le manette e ad accompagnare il 55enne nel carcere di Bancali. L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice delle indagini preliminari Gian Paolo Piana è stata richiesta dal titolare dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica, il sostituto procuratore Lara Senatore. L’uomo, difeso dagli avvocati Elisabetta Udassi e Roberto Risi, comparirà davanti al gip domani mattina a mezzogiorno per l’interrogatorio di garanzia. La sera dell’8 gennaio scorso la scintilla tra i due contendenti si era accesa verso le 19 a pochi passi da un circolo privato nel quartiere di Monte Rosello in cui i due uomini avevano bevuto insieme, forse qualche bicchiere di troppo. Stando al racconto fornito da qualche testimone, a un certo punto nel bel mezzo della lite sarebbe spuntata una pistola. Ad impugnarla potrebbe esser stato proprio Franco Raggiu. E proprio il fatto che tenesse un’arma in mano avrebbe suscitato la reazione di Salaris, che a quel punto lo avrebbe colpito con violenza nel tentativo di disarmarlo.

La pistola sarebbe caduta per strada e in quei momenti concitati qualcuno aveva chiamato i soccorsi e qualche altro i carabinieri che dopo pochi minuti erano arrivati sul posto. Mentre il 118 caricava il ferito sull’ambulanza, una terza persona avrebbe recuperato la pistola caduta per terra durante la colluttazione e si sarebbe allontanata in macchina, senza accorgersi però di aver perso il caricatore. I carabinieri lo avevano poi recuperato, avendo così la certezza dell’esistenza di un’arma. Giuliano Salaris era stato denunciato per lesioni gravi. Ieri la svolta nelle indagini con l’arresto di Raggiu per tentato omicidio.

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