La Nuova Sardegna

Sassari

Apre la nuova ala del cimitero di Usini

Apre la nuova ala del cimitero di Usini

Disponibili subito altri 72 loculi. Al via il bando per le aree di ampliamento

08 marzo 2022
2 MINUTI DI LETTURA





USINI. «È un segno del tempo che passa e dentro il quale passano le nostre storie». L’inaugurazione di una nuova ala del cimitero comunale, domenica mattina a Usini, è molto più di un’opera pubblica per il sindaco Antonio Brundu che, insieme al parroco padre Antonio Piga, all’amministrazione comunale e ai fedeli, hanno inaugurato e benedetto l’ampliamento del nuovo cimitero, programmato sin dal 2017. «Opera pubblica non comune né banale, assolutamente straordinaria – ha detto il sindaco – che non ha nulla a che vedere con una strada, una piscina, un campo sportivo. È un’opera che travalica la politica e che fa della politica e dell’amministrazione uno strumento che si mette a disposizione della fede, della comunità, della tradizione cristiana e del prendersi cura degli altri, compresa la sicurezza di una sepoltura». Davanti all’aumentare dei deceduti in paese, 25 in totale in due mesi, si è reso necessario accelerare la procedura di apertura e consacrazione del nuovo cimitero, con alcuni lavori ancora da ultimare come la sistemazione delle aree verdi, la scala di collegamento con il resto del campo santo e la predisposizione del vano ascensore. In numeri, l’opera è partita ormai nel 2017, seguita passo per passo dall’assessore Francesco Fiori e costata circa 350 mila euro di fondi comunali. «Ad oggi, abbiamo la disponibilità di 208 loculi e 14 aree edificabili, per tombe di famiglia – ha spiegato l’assessore – e nei prossimi giorni, l’ufficio tecnico predisporrà il bando per la cessione delle aree. Saranno immediatamente disponibili altri 72 loculi e, in previsione, abbiamo già acquisito l’altra area adiacente al cimitero per realizzare un ampliamento ancora più importante». Alla cerimonia, cominciata con la messa nel cimitero monumentale, hanno partecipato il parroco padre Antonio Piga, il Coro dei Giovani, la Confraternita di Santa Croce, insieme al comandante della stazione carabinieri Matteo Secchi, l’Avis, la Protezione Civile e diversi cittadini. «Vogliamo ringraziare tutti i nostri colleghi della giunta e del consiglio – hanno detto gli amministratori, oltre che gli uffici comunali, il geometra Satta del nostro Ufficio tecnico, i suoi collaboratori e gli operai. Grazie anche ai progettisti dell’opera e alla ditta che ha eseguito i lavori».

Franco Cuccuru

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative