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Sassari

I funerali di Liliana Mancusa: «Mamma, ci hai insegnato tutto»

di Gavino Masia
I funerali a Porto torres di Liliana Mancusa (foto nel riquadro)
I funerali a Porto torres di Liliana Mancusa (foto nel riquadro)

L’addio delle figlie alla donna vittima della folle aggressione del genero. Giusy Saladdino: «Tu e babbo avete difeso Ilaria sino alla fine»

09 aprile 2022
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PORTO TORRES. Una dedica speciale e piena d’amore quella che ieri pomeriggio ha ricevuto Liliana Caterina Mancusa nella chiesa di Cristo Risorto. Una dedica, nell’epilogo della celebrazione funebre, che la figlia Giusy ha voluto leggere anche a nome delle sorelle Mariella e Ilaria. «Eccoci qua in questa chiesa a dare l’ultimo saluto a te, mamma Liliana. Dopo un mese e quattro giorni dalla morte di babbo Dino te ne sei andata anche tu che ci hai insegnato tutto, tranne che vivere senza di te. E senza voi due contemporaneamente. Non ci sono parole e non ce ne saranno mai per spiegare, capire e perdonare. Così come non ci saranno più le telefonate della mattina, prima della scuola, quelle del pomeriggio, della sera, niente più vocali né video».

Un lungo commovente passaggio e poi un messaggio al resto della loro famiglia: «I nostri piccoli hanno la fortuna di avere noi, che parleremo di voi e del vostro amore per figli e nipoti. Ora nella sala rimane soltanto quella bellissima foto di te mamma, con babbo e la vostra Ilaria, per la quale vi siete battuti fino alla fine. Vi preghiamo di continuare a vegliare su di noi, perché da parte nostra continueremo ad amarvi come sempre».

Alla cerimonia funebre (la donna, come il marito Dino, è vittima della folle aggressione da parte del genero Fulvio Baule) ha voluto essere presente per una preghiera anche l’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba. «Questa liturgia vuole esprimere la comune appartenenza – ha ricordato il vescovo – e la presenza di Dio Padre nelle situazioni complesse: a volte nella vita bisogna andare oltre e pregare per questa nostra sorella che, dopo la sofferenza, sia nella luce eterna. Alla comunità di Porto Torres chiedo di camminare nello spirito mostrato durante la visita pastorale, mostrandosi sempre più solidale e capace di guardare oltre». La messa è stata celebrata da don Michele Murgia, parroco di Cristo Risorto che, dopo la morte, ha voluto descrivere l’incontro tra i due sposi: «Dino ha aperto per primo la porta dei cancelli del Paradiso ed è sicuramente rimasto lì ad attendere Liliana, che non è sola in questo passaggio. Oggi ha incontrato l’amore del Signore e del suo sposo. A questo incontro d’amore noi affidiamo la preghiera per questa nostra sorella, nonna e mamma». Il parroco si è poi rivolto alle persone presenti in chiesa, dopo l’omelia, per sottolineare l’importanza della solidarietà. «Siamo tutti fratelli e sorelle, e non dobbiamo lasciare che questo sacrificio passi senza mettere un seme nel nostro cuore, per farlo germogliare a frutto. In questi giorni sono stati tante le persone che hanno voluto dichiarare apertamente di essere figli di Liliana e Dino, mostrando che il cuore, che nei giorni normali sembra addormentato, si risveglia in una dimensione di solidarietà». Durante la messa don Michele ha ricordato la Via Crucis organizzata oggi alle 18 per pregare alla guarigione di Ilaria Saladdino e al suo prossimo rientro a casa. Il corteo partirà dalla chiesetta di Balai vicino e avrà come destinazione finale la basilica di San Gavino.

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