Montagna

Le scalate in solitaria di Tore Addis "Wild": «Io e il silenzio dei monti innevati»

di Dario Budroni
Le scalate in solitaria di Tore Addis "Wild": «Io e il silenzio dei monti innevati»

Addis, 32 anni, è di Aggius e abita a Sassari, è reduce della conquista dei 2.706 metri ghiacciati del Monte Cinto

19 aprile 2023
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Sassari La salita è dura e il ghiaccio riflette la luce del sole. Fa un freddo cane, ma Tore Addis si ritrova all’improvviso in un bagno di sudore. Si toglie qualcosa di dosso e prosegue in silenzio la sua marcia solitaria e verticale. E quindi via a passo lento verso una vetta che si staglia nel cielo azzurro di metà marzo. Lassù il termometro segna meno dodici. Poggiati ramponi e piccozze a quota 2706 metri, è il momento di guardarsi finalmente attorno. Da una parte le Alpi liguri, poco più in là i profili bassi dell’isola d’Elba, in lontananza anche le cime della sua Sardegna. «È stata l’esperienza più bella e devastante della mia vita, la rifarei subito» confessa ancora elettrizzato Tore Addis, conosciuto come Tore Wild, cioè selvaggio. Perché l’idea di scalare col freddo il Monte Cinto, la montagna più alta della vicina Corsica, era diventata un pallino fisso. E così, alla fine, l’idea si è trasformata nell’ultima impresa rigorosamente in solitaria di un ragazzo di 32 anni che ha trovato il senso della vita nel silenzio della natura più alta e spettacolare.

Lo scalatore Tore Addis è di Aggius e vive a Sassari, dove lavora e studia scienze naturali. Da qualche tempo fa anche parte della commissione alpinismo della sezione sassarese del Club alpino italiano. Una passione, quella per la montagna, che alimenta da quando era un bambino. «Ho sempre girato per i monti di Aggius – racconta Addis –. Lì ci sono vie anche abbastanza lunghe e interessanti. Poi ho continuato, facendo molti trekking soprattutto giornalieri. Comunque quasi sempre in solitaria. Quando i miei amici non potevano uscire, prendevo e andavo lo stesso. Funziona un po’ così. La prima volta che ho dormito da solo all’aperto avevo 14 anni». La passione per le avventure in solitaria viene dunque da lontano. Negli ultimi tempi, però, la decisione di andare oltre e di dare vita a vere e proprie scalate e traversate nei luoghi più impervi e lontani. «So che può diventare pericoloso – spiega Tore Addis –. Ma da solo scopro aspetti di me stesso che pensavo di non avere. E credo anche che le distrazioni si accentuino quando si è per esempio in compagna. Naturalmente servono preparazione e tanto allenamento. Non c’è incoscienza».

Le scalate di Wild Ed è proprio con l’idea di andare oltre che Tore Addis, lo scorso agosto, è partito alla scoperta delle montagne corse, in solitaria e in totale autonomia. Sette giorni con tenda, zaino da 70 litri e niente Gps: più all’antica, con una bussola e una mappa, e sempre sopra i duemila metri. «La Corsica è bellissima – racconta Addis –. È selvaggia come la Gallura, ma con montagne molto più alte. La conoscevo già per motivi di lavoro e sono voluto tornare per una esperienza sicuramente diversa». Con l’idea di ripresentarsi in Corsica ma con il ghiaccio e la neve, a gennaio, per prepararsi al meglio, Tore Addis è salito sul Limbara nel periodo delle grandi nevicate. Una due giorni sul monte più alto della Gallura con tanto di bivacco notturno sotto punta Giogantinu, a 1300 metri, con un metro e venti di neve e il termometro che segnava meno dieci. Lo scorso mese, infine, l’impresa per ora più entusiasmante: la scalata in solitaria di Monte Cinto. Partito all’alba, Tore Addis è tornato col buio della sera e una torcia accesa sulla fronte. «Ho impiegato cinque e ore e mezza per salire e altrettante per scendere – racconta –. Ho utilizzato piccozze e ramponi. Non è stata per niente una passeggiata, è stata una ascesa ghiacciata di quasi mille metri. Mai mi sarei aspettato emozioni adrenaliniche tanto forti e a tratti anche snervanti. Sono salito sul Cinto per un crinale particolarmente ripido, ma è stato fantastico». Da bravo alpinista che prende spunto dal meglio della tradizione che unisce imprese e letteratura, durante ogni sua scalata Addis annota tutto su un diario. Bellezze, sfide ed emozioni che si possono leggere sul sito del Cai di Sassari.
 

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