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Sassari, lite per debiti finita a martellate: a processo un 33enne nigeriano

di Luca Fiori
Sassari, lite per debiti finita a martellate: a processo un 33enne nigeriano

L’aggressione al centro storico un anno fa all’interno di un appartamento

23 ottobre 2023
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Sassari La visita di cortesia a casa degli amici e connazionali per la nascita di una bambina si era trasformata ben presto in una violenta discussione, degenerata poi in una lite finita nel sangue. Il pomeriggio del 5 dicembre dello scorso anno all’interno di un piccolo appartamento di via Lamarmora, nel cuore del centro storico, si era sfiorata la tragedia, quando Paul Okhaforh, lavapiatti nigeriano di 33 anni, aveva reagito alle provocazioni dell’amico e lo aveva colpito con delle martellate in testa.

Qualche giorno fa per l’uomo, difeso dall’avvocato Danilo Mattana, si è aperto il processo davanti al giudice delle udienze preliminari Sergio De Luca. L’accusa iniziale di tentato omicidio formulata dalla Procura, nel corso della prima udienza è stata derubricata in lesioni gravissime. Secondo quanto era stato accertato dai carabinieri della sezione radiomobile, verso le 16 del 5 dicembre, Edos Happy, nigeriano di 29 anni, si era presentato a casa dei connazionali con la scusa di fare loro gli auguri per la nascita di una bambina. Dopo i convenevoli aveva però iniziato a chiedere al padrone di casa, sempre con maggiore insistenza, di pagare un debito che aveva con lui. Gli animi si era surriscaldati e nonostante la presenza della neonata, della madre della bambina e di un’altra donna, tra i due uomini era iniziata una colluttazione.

Secondo il racconto dei testimoni Edos Happy - in evidente stato di ebbrezza alcolica - aveva scagliato contro il 33enne la cassa altoparlante di uno stereo. A quel punto Paul Okhaforh avrebbe preso un martello da carpentiere e avrebbe colpito il connazionale in testa. Solo per miracolo l’uomo era riuscito a salvarsi. Quando poco dopo erano arrivati i carabinieri - chiamati da alcuni cittadini che avevano sento le grida provenire dall’appartamento - il ferito si era allontanato. L’uomo era corso in strada per chiedere aiuto. Qualcuno aveva chiamato il 118 e il 29enne era stato soccorso dall’equipe sanitaria mentre - con la testa insanguinata - vagava per via Lamarmora. Trasportato d’urgenza nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale civile “Santissima Annunziata” era stato sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico per ricomporre la «frattura cranica infossata».

Individuato l’appartamento i cui si era verificata l’aggressione, i militari dell’Arma avevano recuperato il martello, nascosto inizialmente sotto alcuni oggetti e poi accompagnato in caserma l’aggressore. Dopo l’interrogatorio l’uomo era stato denunciato a piede libero e rimesso in libertà e a fine serata aveva fatto rientro nella sua abitazione.


 

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