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La sentenza

Sassari, rapina con coltello da Tavoni: 60enne condannato a due anni e 2 mesi

di Luca Fiori
Sassari, rapina con coltello da Tavoni: 60enne condannato a due anni e 2 mesi

Halil Sulejmanovic, bosniaco, aveva minacciato un sassarese. Dopo averlo derubato del carico gli aveva detto: «Ti faccio la festa»

15 febbraio 2024
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Sassari Poco dopo aver parcheggiato il suo furgone nel piazzale della ditta di autodemolizioni “Tavoni” a Predda Niedda era stato derubato di parte del carico ferroso che era andato consegnare e poi minacciato con un grosso coltello da un uomo che conosceva di vista che gli aveva detto (puntandogli la lama da venti centimetri in faccia) «ti faccio la festa».

Ieri mattina in tribunale per Halil Sulejmanovic, 60enne di origine bosniaca, è arrivata la condanna a due anni e due mesi di reclusione. Difeso dall’avvocato Marco Palmieri, il cittadino straniero ha affrontato il processo per rapina, con il rito abbreviato davanti al giudice dell’udienza preliminare Sergio De Luca. Il pubblico ministero Angelo Beccu aveva sollecitato la condanna a tre anni di carcere.

La vittima dell’aggressione, un artigiano 55enne di un paese del circondario (che si è costituito parte civile con l’avvocato Ivan Golme) era risalito velocemente sul suo furgone e si era allontanato temendo per la sua incolumità, poi aveva chiamato i carabinieri. Arrivato a casa si era reso conto della mancanza di altro materiale sparito dal furgone ed era tornato dallo sfasciacarrozze di Predda Niedda con la speranza di recuperare quello che gli era stato rubato.

Dopo aver appreso che avrebbe potuto trovare la persona che stava cercando nel piazzale del grande magazzino Cisalfa, si era recato nei pressi del negozio di articoli sportivi, sempre nella zona industriale, e aveva effettivamente trovato Halil Sulejmanovic. Dopo aver notato che l’uomo era in possesso del materiale sparito dal suo furgone, il 55 aveva tentato di recuperarlo, ma era stato ancora minacciato: «So dove abiti, ti vengo a cercare».

Poco dopo erano arrivati i carabinieri e il 60enne era stato arrestato. Ai miliari il 55enne aveva raccontato di aver temuto per la sua incolumità. Il 60enne aveva estratto da tasca un grosso coltello e glielo aveva puntato minacciandolo. «Quella roba è mia, mi serve, se non te ne vai ti faccio la festa, vengo a cercarti a casa tua». Oltre al materiale ferroso che l’uomo avrebbe dovuto consegnare da Tavoni, il 60enne era riuscito a portare via una valigetta degli attrezzi contenente cacciaviti, martelli, chiavi inglesi e altro materiale che era stato recuperato dai carabinieri.

Mentre non erano state rinvenute due biciclette perfettamente funzionanti. Dopo la denuncia e l’arresto la Procura della Repubblica aveva chiesto il rinvio a giudizio. Diversi anni fa l’uomo era stato arrestato perché, sempre con un coltellaccio, aveva dirottato un autobus dell’Atp per evitare di far salire sul mezzo un connazionale ch

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