Il candeliere che si spezza, le lacrime dei Falegnami e l’abbraccio di tutta Sassari
In quello che è successo durante e dopo l’incidente nella Discesa c’è condensato il significato più autentico della fede e devozione per i Candelieri
Sassari A certe cose non ti puoi preparare. Va bene allenarsi, studiare le coreografie e portare avanti tutti i programmi che ci sono nella vita di un gremiante, che misura il tempo una Faradda alla volta. Si può imparare tutto, ma un candeliere che ti si spezza tra le mani è come ricevere una coltellata al cuore. Lo sanno bene i ragazzi dei Falegnami, che ieri sera, 14 agosto, si son sentiti cascare il loro cero e tutto il mondo addosso.
Vedere le loro espressioni sconsolate – riprese da centinaia tra smartphone e fotocamere (tra cui quella del nostro lettore Cristian Simula, che ringraziamo) – mette una tristezza unica. Fa capire che dietro ai balli sfrenati, la musica assordante e spesso allo spirito di cionfra che ruota attorno alla festa, c’è qualcosa di più profondo che va oltre la superficie dello “spettacolo” che si vede da fuori. E questo piccolo incidente di ieri probabilmente insegna qualcosa soprattutto a chi è disinteressato alla storia e della devozione che c’è dietro ai Candelieri.
Chissà come devono essersi sentiti, ieri sera, quei giovani che hanno maneggiato per decine di ore la loro “macchina a spalla” e poi, all’improvviso, se la sono vista crollare addosso. I loro occhi raccontano bene la misura e il senso della devozione che c’è dietro. E questa cosa l’hanno capita centinaia di persone. La folla che ha assistito alla scena, infatti, ha fatto partire un applauso di incoraggiamento. Perché davanti a una serie di ragazzi che piangono come se avessero ricevuto la notizia più tragica del mondo, l’unica cosa da fare è stringerli forte.
Più tardi di sono aggiunti anche gli abbracci, i messaggi e le parole dei colleghi degli altri gremi. A questi si è anche aggiunta una valanga di bontà da parte dei sassaresi, che da ieri notte non smettono di far sentire la propria vicinanza ai Falegnami: di persona e via social. Ma poi, vogliamo parlare della scena del candeliere “ferito” portato a braccia a sciogliere il voto nella chiesa di Santa Maria? Come si fa a non voler bene a questi ragazzi dei Falegnami? È impossibile.
Durante la mattinata di oggi, 15 agosto, il Gremio dei Falegnami ha condiviso questa nota sui social:
«Una frase che accompagna da diverso tempo il nostro gremio è questa: il senso di appartenenza è tutto! Tutto il Gremio, il capo candeliere Antonello Poddighe tutta la squadra, parenti e persone vicine ringraziano tutti coloro che con un messaggio ci sono stati vicini in un momento che non vogliamo definire buio ma che ci porta ad avere ancora più fede soprattutto oggi. Abbiamo sentito l’abbraccio della città, abbiamo percepito la vicinanza di tutta la comunità gremiale e questo ci rende ancora più fieri di farne parte. Stasera la bandiera del Gremio dei Falegnami si inginocchierà davanti alla Vergine Assunta con ancora più fede e devozione. A zent'anni».
Di seguito il post su facebook dei Contadini: