Sennori, il maresciallo Gianfranco Serra saluta tutti e va in pensione
Il sindaco Nicola Sassu: «Ha dato serenità a tutti trovando sempre le soluzioni giuste»
Sennori Il comandante della stazione dei carabinieri di Sennori Gianfranco Serra, 57 anni, di Porto Torres, lascia l’incarico e va in pensione. Il consiglio comunale di Sennori al completo, a nome della cittadinanza, ha voluto salutarlo ufficialmente lunedì scorso in una breve ma intensa cerimonia. Nell’Arma dal 1984, il maresciallo Gianfranco Serra era profondamente legato alla cittadina della Romangia, in cui ha prestato servizio due volte, come vice comandante dal 2007 al 2011 e come comandante dal 1° marzo 2020 sino a oggi.
La prima destinazione della sua carriera era stata a Gropparello, in provincia di Piacenza. Poi incarichi nella sua città di origine, dove dal 2016 al 2018 ha partecipato attivamente all’operazione “Nigeria”, una tratta di persone che portò a 34 arresti. Quindi gli anni di Sennori, con un intermezzo a Buddusò. «Il comandante Serra ha contribuito in maniera determinante alla sicurezza e serenità della nostra città - ha dichiarato il sindaco Nicola Sassu -. Trovando sempre le soluzioni giuste per ogni situazione, anche quelle più complesse e delicate».
«Lascia l’incarico una grande persona - commenta il presidente del consiglio comunale Roberto Desini -. Doveroso il commiato nella massima aula cittadina». Commosso il maresciallo Serra. «Per me servire l’Arma dei carabinieri è stato un onore. In tanti anni ho perso amici e colleghi valorosi che si sono sacrificati per la comunità - le sue parole -. Oltre alle indagini ho sempre cercato di sanare conflitti, mediare in quelli che sembrano di poco conto ma che poi possono rivelarsi pericolosi. Quest’anno a Sennori come stazione abbiamo risolto e pacificato 22 conflitti familiari. Nell’Arma, al pari dei i miei colleghi, ho dato tutto me stesso. Nel rispetto dei valori che mi sono stati insegnati. Ringrazio il consiglio comunale di Sennori per il saluto ricevuto e i cittadini per l’amicizia e la collaborazione che mi hanno sempre offerto». (a.t.)