Nurra, arrivano le autobotti ma per le aziende è emergenza
Bestiame senz’acqua: «Serve l’intervento della Regione»
Sassari Sono arrivate ieri, sabato 5, di prima mattina le due autobotti da 12mila e 7mila litri inviate dal Comune di Sassari alle aziende della Nurra per consentire di abbeverare il bestiame.
Un’azione decisa dal sindaco di Sassari Giuseppe Mascia e gestita dalla protezione civile, sotto la responsabilità del comandate della polizia locale Gianni Serra (e del coordinatore del servizio Franco Pilichi) che vuole dare una prima risposta alla terribile emergenza idrica che, dopo le colture, sta iniziando a colpire anche gli allevamenti. A distribuire l’acqua i barracelli del comandate Giuseppe Solinas, che si muovono riempiendo le cisterne di una lista di aziende fornite dalla Municipalità della Nurra.
Una quindicina quelle in massima emergenza, una cinquantina in totale quelle a cui in questi giorni si cercherà di dare risposte. «Stiamo gestendo le segnalazioni delle aziende – spiega il presidente della Municipalità Alessandro Colombino – in base alle emergenze, ma anche alla distanza tra loro e alla capienza dei loro serbatoi. Le grandi distanze che ci sono in un territorio ampio come quello della Nurra è infatti uno dei problemi principali per questo genere di operazioni, e per gestirle al meglio è necessaria una profonda conoscenza del territorio. Siamo a disposizione, e ringraziamo l’amministrazione per la risposta tempestiva. Chiaramente non possiamo risolvere i problemi di tutto il comparto, che ricade nei confini di quattro Comuni e ha un’estensione di oltre 27mila ettari, ma ogni risposta è comunque importante e dà conto di una vicinanza importante».
«La macchina della protezione civile – sottolinea Gianni Serra – ha dato una risposta immediata. Abbiamo iniziato l’intervento e stiamo calibrando al meglio ogni azione per essere il più incisivi possibile. Abbiamo ad esempio cambiato il punto in cui le autobotti si riforniscono, perché il primo individuato a Tottubella aveva una pressione troppo bassa, e siamo in costante contatto con la Municipalità per concordare le priorità operative. è evidente che due autobotti, nonostante l’enorme lavoro della compagnia Baracellare, non siano sufficienti. Ma, nell’attesa che si metta in moto la macchina regionale, iniziamo a dare sostegno alle aziende, che vivono un’emergenza drammatica».
Emergenza di cui si è parlato l’altro ieri, nell’incontro coordinato dal vicesindaco Pierluigi Salis, a cui hanno partecipato il presidente del consorzio di bonifica della Nurra, Gavino Zirattu, il presidente della Municipalità della Nurra, Alessandro Colombino e il comandante della Polizia locale Gianni Serra.
Alla fine della quale il sindaco Giuseppe Mascia ha deciso di rompere gli indugi: «È un momento drammatico – ha commentato –. È necessario che le istituzioni cooperino per salvare un comparto così importante. Nel mentre noi iniziamo convintamente a fare la nostra parte».
In azione anche il Comune di Porto Torres. Con l’assessore all’Agricoltura e alle Attività produttive Claudio Piras invita gli allevatori in stato di necessità a contattare l’ente locale per attivare il servizio di approvvigionamento idrico. a. Segnali importanti.
Ma l’unica salvezza però resta la discesa in campo della Regione. L'assessore all'agricoltura Gianfranco Satta ha annunciato uno stanziamento da 500mila euro per consentire al Consorzio di bonifica della Nurra di organizzarsi per reperire le autobotti che saranno messe a disposizione degli allevatori già dai prossimi giorni. Nel frattempo, l'esecutivo sta anche valutando la possibilità di chiedere al governo nazionale di decretare lo stato di emergenza per il territorio della Nurra colpito in maniera così dura.
Il tempo scorre inesorabile. E le autobotti che corrono nelle lunghe e scalcagnate strade della Nurra non possono essere ancora per molto la soluzione.