La Nuova Sardegna

Sassari È uno dei simboli di Sassari, in abbinata inscindibile con la fontana rinascimentale che sta lì sotto. Il ponte di Rosello, però, è anche parecchio malandato e ha bisogno di interventi di manutenzione e messa in sicurezza. Una necessità di cui è ben consapevole la giunta comunale che, su proposta dell’assessore delle Infrastrutture Massimo Rizzu, ha approvato il progetto esecutivo che prevede lavori da un milione e 445mila euro. Risorse che Palazzo Ducale ha a disposizione solo in parte, ma che ha intenzione di reperire con la partecipazione a un bando regionale per il finanziamento di “interventi di messa in sicurezza di ponti, viadotti e opere d’arte minori lungo la viabilità della Sardegna”.

Per la precisione, Palazzo Ducale intende partecipare alla spesa con risorse proprie per 250mila euro, mentre dal bando attende un milione e 195mila euro. «Parteciperemo con un progetto già allo stato esecutivo, perciò ci auguriamo di rientrare nella fascia massima di punteggio» spiega l’assessore Rizzu. I lavori riguardanola verifica della statica dell’infrastruttura, la sistemazione alcune parti ammalorate e l’adozione di un impianto di smaltimento delle acque meteoriche, ma i realizzato. Si tratta soltanto del primo lotto di un progetto più ampio: il secondo lotto vale 4,4 milioni.

Ma sarà possibile ottenerli solo dopo che, con l’esecuzione del progetto approvato di recente, si avrà finalmente il collaudo del ponte realizzato nel 1927 con il nome di Ponte Littorio. Centocinquanta metri pensati per collegare il nucleo storico della città con il nascente quartiere popolare di Monte Rosello, scavalcando le valli e la storica fontana. Ancora oggi uno snodo centrale per il traffico cittadino, così come altri due viadotti che saranno interessati a breve da interventi di manutenzione più contenuti. Sono stati aggiudicati i lavori di manutenzione da 230mila euro sul viadotto Don Sturzo e sulla bretellina Giovanni Paolo XXIII, che collega Latte Dolce con viale Porto Torres.

Li eseguirà l’impresa Delrio di Sorso, che ha offerto un ribasso del 7 per cento, sconfiggendo la concorrenza della 2Z Costruzioni di Nulvi. Ma per quel che riguarda il viadotto di Prunizzedda che scavalca la valle dell’Eba Giara, si attende la conclusione dell’iter del maxi piano di rinnovamento e messa in sicurezza avviato nel 2021 dall’allora assessore Gianfranco Meazza. Il progetto definitivo redatto dal raggruppamento temporaneo guidato dall’ingegnere cagliaritano Pietro Paolo Mossone si divide in due lotti: uno da 3 milioni e 750mila euro, l’altro da poco più di 9 milioni. L’amministrazione dovrà mettersi al lavoro per trovare i 12 milioni necessari a svolgere l’intervento che prevede la messa in sicurezza, il risanamento conservativo, strutturale antisismico del viadotto progettato nel 1976 e ultimato nel 1982 e che adesso, dopo 43 anni di vita, ha bisogno di un restauro radicale.