Castelsardo, ordigno bellico trovato a 200 metri dalla riva
Intervento degli artificieri nella secca di Punta Spinosa
Castelsardo Un ordigno bellico è stato individuato a circa duecento metri dalla riva, nella secca di Punta Spinosa, a una profondità di undici metri. La scoperta è avvenuta durante un’immersione del Mistral Diving Center, e subito è scattata la segnalazione alla Capitaneria di Porto e alla Marina Militare, che nella giornata di domani interverrà per le operazioni di bonifica.
«Durante una normale escursione subacquea — racconta Antonello Poddighe, uno dei sub del Mistral Diving Center — ci siamo imbattuti in un ordigno a circa 200 metri dalla costa. Si trova nella secca di Punta Spinosa, a una profondità di 11 metri. Non è la prima volta che accade: due anni fa, nella stessa zona, ne avevamo ritrovato un altro, e anche allora era intervenuta la Marina».
Poddighe spiega che il ritrovamento non è casuale: «In quella zona, durante la Seconda Guerra Mondiale, c’era una postazione antiaerea mobile, proprio all’imboccatura di Punta Spinosa. C’è ancora una piccola costruzione in muratura, la casettina che serviva da riservetta per le munizioni. Dopo l’8 settembre, i militari che erano lì fuggirono e non portarono via l’armamento. Tutto ciò che apparteneva alla contraerea fu gettato in mare, perché la scogliera è sconnessa e rendeva impossibile il trasporto».
Il mare, però, restituisce lentamente la memoria di quel passato. «Durante diverse immersioni con i nostri ospiti — aggiunge Poddighe — abbiamo notato ancora i resti della struttura antiaerea: si vedono le gomme con i cerchioni e qualche pezzo di ferro che probabilmente faceva parte dell’affusto. Ogni tanto, con le maree e i movimenti della sabbia, affiorano nuovi ordigni. È già successo più volte».
Il protocollo, in questi casi, è chiaro e immediato. «Appena avvistiamo qualcosa, segnaliamo tutto alla Capitaneria di Porto e alle autorità competenti — spiega il sub —. Facciamo la denuncia e poi interviene la Marina Militare, che arriva dalla base della Maddalena con il nucleo degli sminatori per far brillare l’ordigno in sicurezza».
Le operazioni di bonifica si svolgeranno domani mattina. L’area sarà temporaneamente interdetta alla navigazione e alle immersioni, fino alla conclusione dell’intervento.
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