La Nuova Sardegna

Sassari

Delitto di Porto Torres

Poeta di strada ucciso e gettato in un cespuglio: giudizio immediato Emanuele per Sircana

di Luca Fiori
Poeta di strada ucciso e gettato in un cespuglio: giudizio immediato Emanuele per Sircana

Il 21enne è accusato dell’omicidio di Mario Sedda avvenuto a marzo 2021. L’udienza dal tribunale dei minori di Sassari fissata a gennaio

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Sassari È stato disposto il giudizio immediato, come richiesto dalla Procura dei minori di Sassari, per Emanuele Sircana, 21 anni, arrestato a giugno di quest’anno dai carabinieri, con l’accusa di aver ucciso il poeta di strada Mario Sedda la notte tra il 29 e il 30 marzo 2021 a Porto Torres. 
La prima udienza davanti al Tribunale dei minorenni è fissata per il 22 gennaio del 2026, a conferma che per l’accusa gli elementi raccolti finora sono sufficienti per sostenere le contestazioni, senza ulteriori passaggi preliminari. 
Lo scorso 8 ottobre si è svolto un incidente probatorio, durante il quale il super testimone ha confermato quanto già dichiarato in precedenza agli inquirenti, i pubblici ministeri Laura Bassani della Procura dei minori e Angelo Beccu della Procura della Repubblica, che parallelamente avevano condotto le indagini che riguardavano inizialmente sia maggiorenni che minorenni.

L’ex amico di Sircana due mesi fa ha ribadito ai giudici che Emanuele gli confessò di aver ucciso Sedda. La difesa di Sircana contesta però la decisione di anticipare il processo. «La citazione a giudizio è arrivata mentre sono ancora in corso accertamenti tecnici irripetibili affidati ai carabinieri del Ris e al nostro consulente, non ancora completati – ha dichiarato l’avvocato Alessandra Delrio – fissare l’udienza ora rischia di interferire con il diritto alla prova e con la ricostruzione completa dei fatti».

L’avvocata ha inoltre sottolineato che nell’addebito mosso a Sircana è contestato il concorso materiale e morale con persone ancora ignote, elemento che dimostrerebbe - secondo la legale - come le indagini non siano concluse. Delrio ha poi aggiunto che l’aggravante del vilipendio del cadavere mediante sostanze corrosive non trova riscontro negli accertamenti finora effettuati. Il processo prenderà quindi il via il 22 gennaio, con la difesa pronta a contestare l’impianto accusatorio e a richiamare l’attenzione sui tasselli tecnico-scientifici ancora da completare. Sircana aveva 16 anni quando Mario Sedda, allora 39enne, venne prima torturato e poi ucciso a Porto Torres.

Il corpo della vittima fu ritrovato il primo aprile 2021 in un’area verde tra via dell’Erica e via Sassari, all’ingresso della città. Secondo la Procura, l’indagato, in concorso con persone ancora ignote, avrebbe aggredito la vittima con pugni, calci, pietre e un coltello, causando gravi lesioni e la morte, per poi deturpare il cadavere con prodotti chimici.

La scorsa settimana è uscito definitivamente dalla vicenda Salvatore Carboni, inizialmente indagato con le stesse accuse di Sircana. È stato infatti respinto dal tribunale di Sassari, in composizione monocratica con la giudice Monia Adami, il reclamo presentato dall’avvocato Pietro Diaz, legale della parte civile e rappresentante di Eleonora Sedda, sorella della vittima. Il provvedimento conferma quanto già deciso dal gip Giuseppe Grotteria, che aveva respinto l’opposizione della parte civile alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm Angelo Beccu.

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