Serenità e intensità per non sbagliare
Palla a due alle 20,30, la Dinamo vuole vincere gara1 e indirizzare nel modo giusto la serie contro l’Enel Brindisi
SASSARI. Si comincia e sembra già una gara2, perché Banco di Sardegna ed Enel Brindisi si sono affrontate otto giorni fa proprio al PalaSerradimigni nell’ultima partita della regular season. Per qualche scherzo strano del calendario quel match metteva in palio il fattore campo i dei quarti di finale e i biancoblù se lo sono aggiudicati producendosi in 25’ di altissimo livello, uscendo dal tunnel di un primo quarto d’ora molto preoccupante. Se vuole cominciare nel modo giusto questa serie il Banco deve ripartire da quei 25’. L’Enel, invece, vuole allungare fino alla sirena quel suo primo parziale. In senso lato quella di oggi è già una gara2, perché entrambe le squadre hanno dovuto ricorrere a tutto l’arsenale a disposizione e oggi siamo già agli aggiustamenti. In senso reale, però, si parte dallo zero a zero e in una serie al meglio delle cinque partite il fattore campo vale tantissimo e quindi il Banco deve per forza cominciare nel modo giusto.
Serenità. È quello che il coach Meo Sacchetti ha chiesto alla sua squadra per un approccio vincente. dal punto di vista tecnico tutti sanno che cosa deve fare la Dinamo per portare a casa la partita, ma i playoff sono qualcosa di diverso, la posta in palio aumenta ogni volta che si scende in campo e la tensione può essere il nemico principale. Il Banco arriva a questi playoff dopo una stagione di alti e bassi, in certi momenti un po’ tormentata, in altri esaltante. Non ha trovato la continuità e questo spiega anche le dodici sconfitte in regular season, però ha saputo anche proporre picchi favolosi. Il cruccio è invece quello di non avere trovato la continuità e quindi di essere arrivati alla vigilia senza quelle piccole certezze che avrebbero anche fatto comodo. D’altra parte, serenità significa anche essere consapevoli che questo gruppo può giocare un basket molto efficace, difficile da contrastare.
La sfida. L’Enel è una squadra insidiosa, per certi versi difficile da decifrare per la Dinamo che in alcune circostanze soffre le squadre aggressive e versatili in difesa. È successo più volte in Eurocup, per esempio, con squadre che in difesa possono fare cambi sul pick&roll e mandare sugli esterni biancoblù lunghi alti ma abbastanza veloci coi piedi per non essere battuti in penetrazione. L’Enel ha queste caratteristiche, col recupero di Snaer ha un quintetto molto aggressivo atleticamente, capace di andare in contropiede e anche riempire l’area. A guardare gli ultimi risultati, l’Enel non sta attraversando un grande momento (1-4, unica vittoria in casa contro Pesaro) mostrando anche limiti di tenuta, anche per problemi fisici, nei finali di gara, ma i playoff azzerano tutto. Anzi, questa squadra può essere pericolosa perché si presenta senza particolari responsabilità. Non a caso Meo Sacchetti ha chiesto un po’ di leggerezza ai suoi uomini, che non possono permettersi di partire male. Sia in questa partita, sia nella serie.
La partita. Non è la stessa di domenica scorsa perché l’Enel recupera Snaer, esterno tuttofare. Significa che Bucchi avrà un uomo in più nelle rotazioni e anche un giocatore importante nell’economia del gioco. Rispetto a otto giorni fa, ci saranno dei cambiamenti sulle situazioni particolari: il Banco a sorpresa ha dominato i rimbalzi, con l’Enel che ha pagato la difesa asfissiante sugli esterni con larghi spazi concessi in area; i biancoblù però si sono fatti sorprendere dalla transizione e dai tiri da tre punti dei lunghi avversari; ancora, a fare il controbreak è stato il quintetto piccolo, mentre il temuto Dyson ha combinato poco. Tutte particolari sui quali le due squadre hanno lavorato molto in settimana e qualche aggiustamento di sicuro dovremo aspettarcelo. Detto tutto questo, il Banco sa anche che se non difende non può pensare di fare molta strada nei playoff e sa anche che il metro arbitrale storicamente è più permissivo nella post-season: significa che cercare di vincere solo con la corsa e il tiro da tre punti è un suicidio perfetto. Non c’è bisogno di tirare fuori vecchi fantasmi per capire che oggi servirà il Banco più duro di tutto l’anno.