«Non entrava mai Partita ripresa grazie al carattere»
Travis Diener: «Niente paura, siamo giocatori esperti» Brian Sacchetti: «Sappiamo vincere anche senza le triple»
SASSARI. «Paura? Forse chi stava fuori dal campo ne ha avuta. Noi siamo gente piuttosto anziana, ci vuol ben altro per spaventarci». Travis Diener esce dagli spogliatoi con il sorriso delle serate migliori e affretta il passo per andare a dare la buonanotte all’ultima nata. «Abbiamo vinto perché abbiamo dimostrato di avere carattere, tanto carattere – dice il play americano naturalizzato italiano –. Brindisi ha giocato una grande gara, è una squadra in grado di mettere in difficoltà chiunque e ha avuto la partita in pugno per molti minuti».
Sul meno 15 la Dinamo non ha tirato i remi in barca ma ha certamente accusato il colpo. «Non riuscivamo in nessun modo a segnare da fuori – commenta Td12 –. Non ho ancora visto le statistiche ma non ricordo una serata così. Però non abbiamo ma smesso di giocare, nè di avere fiducia. Per noi è stato un grande test. Nell’ultimo quarto abbiamo giocato duro e ci siamo ripresi la partita con pazienza, grazie alla difesa e ad altre soluzioni».
L’andamento di questa partita può orientare la serie? «In una serie di 5 gare è fondamentale vincere la prima – commenta Travis – ma Brindisi è sempre un osso duro. Le altre gare saranno altrettanto difficili, speriamo solo di ritrovare il tiro da fuori».
«Per Brindisi perdere così è stato sicuramente un duro colpo – dice Brian Sacchetti –, ma guardiamo in casa nostra. Sappiamo che vincere la prima gara è fondamentale. È stato un match durissimo, in cui abbiamo fatto tanta fatica perché il tiro proprio non entrava. Però abbiamo dimostrato, soprattutto a noi stessi, di essere capaci di vincere una partita anche con altre soluzioni. Questo è molto importante».
In certi frangenti la Dinamo è parsa un tantino molle. Scorie della tensione legata ai playoff dello scorso anno? «Forse all’inizio abbiamo un po’ patito quello – conferma l’ala biancoblù –, ma abbiamo giocatori esperti in grado di orientare in maniera decisa le partite. Io e Jack? Cerchiamo di dare qualcosa in più a livello di energia in difesa e a rimbalzo, se poi riusciamo a portare qualcosa anche in attacco tanto meglio. Ora pensiamo a gara2, che sarà un’altra battaglia».
Jack Devecchi, chiamato in causa, risponde come sa: «Siamo partiti maluccio – conferma il numero 8 sassarese –, con percentuali basse nei primi due quarti, poi abbiamo trovato un po’ di più il canestro. I nostri tiratori hanno avuto difficoltà, ma poi Caleb e Drake hanno trovato due bombe decisive: questi sono i campioni. L’importante è iniziare bene la serie per non avere fantasmi nella testa in gara 2. Siamo andati meglio nella difesa sul pick and roll, ma abbiamo concesso qualcosa di troppo in contropiede».