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vlada avramov

«Le vacanze in Serbia per aiutare la mia gente»

«Le vacanze in Serbia per aiutare la mia gente»

CAGLIARI. «Devo andare ad aiutare la mia gente. E sono certo che saranno le più belle vacanze della mia vita». Vlada Avramov, professione portiere. Mani, intuito e un cuore grande così. Tanto da...

26 maggio 2014
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CAGLIARI. «Devo andare ad aiutare la mia gente. E sono certo che saranno le più belle vacanze della mia vita». Vlada Avramov, professione portiere. Mani, intuito e un cuore grande così. Tanto da mettersi in gioco senza clamori. Al servizio della sua terra, devastata nei giorni scorsi da un’alluvione. Avramov, originario di Novi Sad, ha risposto presente all’appello di Dejan Stankovic. L’ex centrocampista dell’Inter ha messo su la Fondazione "Dejan Stankovic? za Srbiju". Una corsa aperta a chiunque voglia mostrare sensibilità per le popolazioni dei Balcani.

«Io vado», ha detto in sede, Avramov. E pazienza se le ferie erano in programma a Ibiza e Formentera. Il portiere va a indossare stivali e pantaloni di gomma. Proprio mentre il suo contratto balla. In scadenza al 30 giugno, con un possibile ingresso nell’area tecnica come allenatore dei portieri o comunque a far da chioccia a Silvestri, il numero 25 saluta spiagge, ombrelloni e belle ragazze mostrando altruismo e sensibilità. Assieme a tanti altri campioni del mondo dello sport. La chiamata a raccolta di Stankovic si amplia di ora in ora. Ex calciatori, dirigenti, giocatori di basket, pallanuoto e pallavolo. La raccolta fondi procede spedita. In Serbia, con la collaborazione di Vanja Udovic, il ministro dello Sport serbo, ex campione di pallanuoto, si trova il centro raccolta. Avramov è partito quasi alla chetichella.

Nelle terre alluvionate il bilancio è provvisorio. Ma può solo aggravarsi. Intanto, solo una cinquantina i morti, centomila gli sfollati, un milione ancora senza acqua potabile. «Città come Obrenovac, in Serbia, sono state spazzate via. Oltre undicimila aziende e ventiseimila negozi sono in ginocchio. Paesi che sono a un’ora dall’Italia: la tragedia non è stata raccontata come avrebbe meritato», ha detto amareggiato Stankovic. Ma Vlada ha colto l’sms al volo. Una pizza con i compagni ancora in città e via. Verso chi ha davvero bisogno.

Mario Frongia

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